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LOCARNODelta Resort: «Il Municipio di Locarno fa il necessario?»

13.11.19 - 13:47
Interpellanza di Pier Mellini al Municipio sul suo operato e sull’ordine di vigilare affinché gli appartamento non siano utilizzati come residenza
TiPress - foto d'archivio
Delta Resort: «Il Municipio di Locarno fa il necessario?»
Interpellanza di Pier Mellini al Municipio sul suo operato e sull’ordine di vigilare affinché gli appartamento non siano utilizzati come residenza

LOCARNO - «Nonostante l’evidente e colossale abuso edilizio, da un controllo risulta come diversi appartamenti siano arredati, le luci accese e le tapparelle alzate, ciò che lascia intendere che sono abitati». Lo stabile di cui si parla è il Delta Resort, oggetto di una vicenda che si trascina da anni. Il testo è la premessa per l’interpellanza presentata al Municipio di Locarno da Pier Mellini e cofirmatari.

A fine ottobre era stata presentata - con primo firmatario Fabrizio Sirica - un’altra interpellanza. Nonostante le richieste di indennizzo al Comune, i numerosi e simili contenziosi scaturiti dai successivi dinieghi di utilizzo come residenza di numerosi appartamenti nel frattempo venduti o affittati e le richieste di informazioni inoltrate dal Consiglio comunale, non è ancora stata emessa la sentenza ai due ricorsi del giugno 2018 da parte del Consiglio di Stato. Il Tribunale amministrativo il 9 settembre 2018 e il Tribunale federale il 2 novembre 2018 hanno però emesso «sentenze chiare» secondo le quali l’uso degli appartamenti come residenza è chiaramente in contraddizione con il Piano regolatore.

Al Municipio ora Pier Mellini, Paolo Tremante, Sabina Snozzi Groisman, Fabrizio Sirica e Sabrina Ballabio-Morinini chiedono se ha sollecitato il Governo a emettere la sentenza e in che modo ha dato seguito all’ordine di vigilare affinché gli appartamenti non siano utilizzati come residenze primarie e secondarie. «Come valuta - è l’ultima domanda - il Municipio le richieste di conciliazione che (malgrado le numerose sentenze che rilevano incompatibilità tra l’uso residenziale e la destinazione del PR) i proprietari con i loro avvocati invocano?».

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COMMENTI
 

vulpus 4 anni fa su tio
Ma questa storia , sembra veramente poco chiara e lascia presupporre errori da ambo le parti. Condizioni cambiate o modificate, in tutti i casi si può dedurre che la sorveglianza del progetto da parte dell'ente pubblico non c'è stata. Ora il buon senso consiglierebbe di trovare una soluzione : cosa serve incaponirsi su una soluzione che materialmente non è modificabile? Serve unicamente a nutrire gli avvocati.

ugobos 4 anni fa su tio
se vuoi stare alle leggi non fai piu niente. non rompete piu

pontsort 4 anni fa su tio
Risposta a ugobos
viva l'anarchia

navy 4 anni fa su tio
Risposta a ugobos
Vai in giro con la targa della tua auto dipinta su di un cartone (perché l’hai persa) rischi fino a tre anni di carcere......Sei notaio, uomo politico e gestisci CON IL FONDO SCHIENA un progetto edilizio non rischi niente.....Poi si critica l’Italia......

Ul Cunili 4 anni fa su tio
Basta avere i soldi e non c'é politico o legge che tenga!

ugobos 4 anni fa su tio
Risposta a Ul Cunili
se parliamo di abusi nelle montagne é pieno. a seguir le leggi neanche un pazzo le riatterebbe.

tip75 4 anni fa su tio
qui emerge con gran forza come vanno le cose in ticino, siamo in mano a quattro borghesi che fanno il bello è il brutto con il compiacimento della politica che fa finta di nulla eppure basti leggere sito di annunci basti guardare ...il senso della vergogna in ticino non l hanno distribuito, una dittatura travestita da finta democrazia e tanti tanti bla bla bla
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