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CANTONEResidenze fittizie dei manager Gucci: «Un anno dopo nulla si muove»

21.03.19 - 11:30
Matteo Pronzini ha chiesto al Gran Consiglio di costituire una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul caso, segnalato nel frattempo anche al Procuratore generale Andrea Pagani
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Il gruppo Kering è sotto inchiesta per evasione fiscale
Il gruppo Kering è sotto inchiesta per evasione fiscale
Residenze fittizie dei manager Gucci: «Un anno dopo nulla si muove»
Matteo Pronzini ha chiesto al Gran Consiglio di costituire una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul caso, segnalato nel frattempo anche al Procuratore generale Andrea Pagani

BELLINZONA - Matteo Pronzini ha ufficialmente chiesto al Gran Consiglio di costituire una Commissione Parlamentare d’Inchiesta sul caso delle residenze fittizie in Ticino dei manager del gruppo Kering, finito sotto la lente per la presunta evasione di 1,4 miliardi di euro di imposte attraverso la Luxury Goods.

La richiesta, contenuta in una lettera inviata ieri al plenum, è stata presentata oggi nel corso di una conferenza stampa indetta dal Movimento per il socialismo (MPS) e segue di 24 ore la segnalazione inoltrata dallo stesso deputato all’attenzione del Procuratore Generale Andrea Pagani.

Un anno dopo «nulla si muove» - Nelle due missive, Pronzini ripercorre il caso tra le inchieste giornalistiche e la serie di atti parlamentari da lui stesso presentati. Siamo in «presenza di indizi concordanti che riguardano un possibile reato penale» scrive il deputato, sottolineando come però «sembra che in Ticino nulla si muova», nonostante sia trascorso un anno dalle prime rivelazioni.

«La residenza e l’attività professionale in Ticino dei manager del gruppo erano una condizione essenziale del sistema di ottimizzazione fiscale messo in atto dal gruppo», ricorda Pronzini, che - considerate le «incongruenze» emerse - solleva qualche dubbio sull’operato delle autorità cantonali e sulla possibilità che invece di svolgere gli accertamenti necessari qualcuno abbia «volontariamente chiuso un occhio», o «magari anche due».

Due pesi, due misure - Nel suo lungo esposto, il deputato riporta alla luce anche il parallelo tra Kering e Argo 1, rimarcando la «disparità di trattamento» tra l’ex dipendente della società di sicurezza e i top manager del gruppo della moda. E non solo: «Si pensi anche agli operai che per anni hanno lavorato sul cantiere Alptransit e che nel 2015 si sono visti negare la disoccupazione dalla Sezione del lavoro del DFE con la giustificazione che il loro “centro degli interessi” non era in Ticino poiché avevano la famiglia in Italia. A molti lavoratori esteri con questa stessa scusa è stato revocato il permesso di dimora dall’Ufficio della migrazione», conclude Pronzini, ricordando di aver tentato «più volte» di ottenere risposte in merito dal Consiglio di Stato, «ma senza successo».

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COMMENTI
 

ciapp 5 anni fa su tio
bravo Pronzini fai parte dei 4 personaggi che voterò ad aprile !!! é ora di finirla con queste ditte che vengono cag..o e magari tra qualche anno se ne vanno lasciando centinaia di disoccupati azzurri e milioni di debiti

GI 5 anni fa su tio
Pronzini si dimentica di citare tutti quegli operai che hanno alacremente scavato la galleria del San Gottardo tra il 1872 ed il 1882 che non hanno ricevuto l'indennità di disoccupazione terminati gli scavi.....ma va a dag sü ul vert ai cucümar !

LAMIA 5 anni fa su tio
Vitta sveglia basta con interessi di casta. Gobbi maggiori controlli e sanzioni. Perché chi ha soldi tutto può? Rinunciamo alle vagonate di tasse???? e riprendiamoci il nostro Ticino.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a LAMIA
La Svizzera è basata sul federalismo e sulla democrazia. Ciò comporta che i cantoni hanno molta autonomia e possono adattare la condizione, la politica e le varie scelte in base al territorio. Questa cosa succede anche all'interno del cantone. La ripartizione dei compiti consente di evitare di convogliare tutti i soldi in una sola cassa e poi smaltirli in giro (magari perdendoli durante il tragitto, vedi IT). I compiti dei comuni sono molti, fornire l'acqua, l'elettricità, l'accesso alle abitazioni e controllare chi li abita (se le abita). Vitta e Gobbi c'entrano ben poco in tutto ciò, ed è giusto che il cantone non interferisca in affari comunali. In fondo mica andiamo a incolpare il DATEC se una strada cantonale fa schifo no? La Svizzera funziona proprio grazie alla giusta ripartizione dei ruoli, ma la tendenza recente è quella di pretendere che il cantone faccia tutto per poi lamentarsi del fatto che non ce la fa.

roma 5 anni fa su tio
...non è del mio partito di sicuro ma in questo caso Pronzini fa bene, cioè no, benissimo.

Ecthelion 5 anni fa su tio
Pronzini ha perso l'ennesima occasione per tacere. È gente che lascia qua vagonate di tasse! Chissenefrega di dov'è il centro degli interessi.

Galium 5 anni fa su tio
Bravo Pronzini! In questo caso hai completamente ragione!

miba 5 anni fa su tio
Certo che siamo proprio un cantone di sfigati! Praticamente tutto il mondo ha visto la caduta del comunismo (alias fallimento) mentre qui in Ticino abbiamo invece un personaggio (alias Pronzini), un nostalgico che batte alla grande sui concetti marxisti-leninisti (alias fucilare tutti i ricchi e far morire di fame i poveri...). Mi raccomando: votatelo in massa perché se non fosse eletto dovrebbe andare nei paesi dei suoi ideali (Corea del Nord, Cuba o Venezuela)

docple 5 anni fa su tio
Sinceramente proprio non concordo ne con Pronzini ne con la nostra RSI che ha fatto un servizio al riguardo. Anche se la residenza di queste persone è fittizia, essi pagano fior di quattrini all’erario, se l’Italia li rivuole è un problema suo che non ci deve riguardare! Ben vengano le persone che pagano (e molto) senza usufruire dei nostri servizi! Non uccidiamo Babbo Natale...

ziopecora 5 anni fa su tio
Risposta a docple
Complimenti. A questo punto mettiamo un po' di inserzioni sui giornali di mezzo mondo e spieghiamo che se ci fossero soldi provenienti da crimini e delitti di presentarsi pure da noi che i Babbi Natale, in qualsiasi forma, a noi fanno piacere. Che tristezza vedere sparire ogni parvenza di etica e morale per quattro soldi.

docple 5 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
per me rimane tutto a posto! Se questi frodano il fisco in Italia non è un nostro problema, se l'Italia ha qualcosa da dire che si facciano avanti loro per vie ufficiali. I soldi che verranno a mancare se queste persone portano via il domicilio verranno tolti anche a persone che ne hanno bisogno. D'altra parte non mi sembra che l'Italia quando approfitta della Svizzera guardi tanto per il sottile.

F/A-18 5 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
Beh, devo ricordarti che la Svizzera è diventata ricca proprio perché custodiva i soldi provenienti da qualsiasi attività quindi comprensiva di crimini, riciclaggio, droga, evasione fiscale, di tutto un po'. Con l'abolizione del segreto bancario non ci rimane che inventare queste arrampicate sui vetri per incassare un po' di moneta oltre che ad organizzare radar a vagonate, poi i soldi che una volta andavano nelle banche ora vanno direttamente nei cantieri sotto forma di discutibili palazzi che stanno piano piano snaturando la bellezza dei nostri paesaggi, oltre che mettere in ginocchio il settore immobiliare cantonale. Ma tant'è, il nostro bel ticino si sta trasformando in una periferia elegante di Milano dove i nuovi inquilini stranieri e danarosi risiedono, investono e deturpano, ed i nostri politici gli stendono anche i tappeti rossi perché in questi affari ci sono dentro fino al collo.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a ziopecora
Cavolo, si vede che di moda capisco poco. Ero convinto che Gucci facesse vestiti non rapine e morti :-)

ziopecora 5 anni fa su tio
Risposta a F/A-18
Se capisco bene l'unica risorsa propria di questo cantone è aiutare persone a delinquere. Mi pare molto triste. I nostri politici sono legati a doppie mani a studi di avvocatura e fiduciari che dalla porcheria che hai descritto guadagnano soldi a palate. Tutti, dalla destra liberale alla $inistra.
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