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CANTONELettera dai toni minatori per Fiorenzo Dadò

15.12.18 - 18:33
Al centro della polemica c'è Marco Passalia e la sua probabile decisione di indire un referendum contro il credito approvato per i semafori sul Piano di Magadino
Lettera dai toni minatori per Fiorenzo Dadò
Al centro della polemica c'è Marco Passalia e la sua probabile decisione di indire un referendum contro il credito approvato per i semafori sul Piano di Magadino

BELLINZONA - Ha toni piuttosto minatori la lettera anonima ricevuta da Fiorenzo Dadò. Al centro della polemica c’è il gran consigliere Marco Passalia, che aveva avanzato dei dubbi sul credito milionario appena votato riguardante la sostituzione delle rotonde con i semafori sul Piano di Magadino.

La lettera, firmata da «un gruppo di cittadini ticinesi» si rivolge a Dadò per far sì che richiami all’ordine Marco Passalia. «Come si permette il minuscolo vostro Passalia PPD di andare contro questo progetto importante promosso dal grande consigliere di stato Claudio Zali» si legge all’inizio della missiva. E i toni si fanno via via sempre più minatori: «Le consigliamo di richiamare all’ordine il suo collega molto in fretta prima che sia tardi e di rovini la carriera con questo errore [...] Sarebbe spiacevole per tutti voi se seguite questa strada, andreste al fallimento sicuro. [...] Noi le consigliamo di intervenire subito per il bene di tutti senza farsi male, per il bene suo e del Ticino».

La lettera utilizza parole dure anche nei confronti di Cleto Ferrari: «Passalia sta prendendo un grosso granchio a seguire il municipale deputato fu socialista-psa malriuscito Cleto Ferrari. Cleto Ferrari agisce con cattiveria per mettere tutti contro tutti e agisce solo perché ha invidia di Zali e della Lega. Lo sanni tutti».

Dadò ha affidato a Facebook la sua replica, dove si chiede se in Ticino esista ancora la democrazia e la libertà di esprimere delle opinioni. «O siamo sotto regime e dittatura?». Dadò si chiede inoltre se non ci siano «dei grossi interessi nascosti dietro tutta questa storia».

Ai «coraggiosi “cittadini attenti e non frustrati” che firmano anonimamente questa lettera, indipendentemente da quanto da loro minacciato di fare, rispondo nella più completa tranquillità che è assicurata già sin d’ora la più totale autonomia e indipendenza al vice presidente Marco Passalia».

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