Cerca e trova immobili

CANTONEIl tedesco al centro di due iniziative parlamentari elaborate

14.12.18 - 16:13
Paolo Pamini e cofirmatari chiedono che sia la prima lingua straniera insegnata in Ticino e che sia previsto l’insegnamento in questa lingua e nelle altre nazionali
TiPress
Il tedesco al centro di due iniziative parlamentari elaborate
Paolo Pamini e cofirmatari chiedono che sia la prima lingua straniera insegnata in Ticino e che sia previsto l’insegnamento in questa lingua e nelle altre nazionali

BELLINZONA - Dopo le 4'305 firme raccolte dai Giovani Liberali Radicali a sostegno della mozione per un insegnamento anticipato della prima lingua nazionale a scuola, il tedesco è al centro di due iniziative parlamentari elaborate.

Paolo Pamini e cofirmatari (Fabio Bacchetta Cattori, Claudia Crivelli Barella, Cleto Ferrari, Lara Filippini, Tiziano Galeazzi, Michele Guerra, Sergio Morisoli, Gabriele Pinoja, Giancarlo Seitz) chiedono che il tedesco sia la prima lingua straniera insegnata in Ticino (anziché il francese). «Di fatto - si legge nella premessa - i maggiori legami del territorio ticinese si registrano da secoli con i territori d’oltralpe di lingua tedesca» e anche in ambito lavorativo le competenze linguistiche consentono ai ticinesi di «differenziarsi offrendo delle competenze che mancano agli italiani».

La seconda iniziativa - firmata da Paolo Pamini, Claudia Crivelli Barella, Cleto Ferrari, Lara Filippini, Claudio Franscella, Tiziano Galeazzi, Michele Guerra, Fabio Käppeli, Sergio Morisoli, Gabriele Pinoja, Giancarlo Seitz - chiede la modifica della Legge della scuola affinché «sia permesso di impartire l’insegnamento in Ticino nelle quattro lingue italiano, francese, tedesco, inglese, o combinazioni delle stesse, facendo salvo l’insegnamento dell’italiano».

Gli iniziativisti ritengono importante dare tale libertà alla scuola pubblica statale, anche limitatamente a singole materie (come alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona).

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

critico 5 anni fa su tio
Buon divertimento nel trovare il numero sufficiente di docenti preparati in lingua tedesca. Beh, comunque in italia ci saranno tante persone preparate in tedesco che si potranno reperire. La Germania va di moda e ormai anche nella Penisola aumentano le scuole in cui si insegna il tedesco e immagino che nelle province confinanti al Ticino il numero di persone che studieranno il tedesco aumenterà. Forse ci dimentichiamo che vicino a noi c'è una regione che conta 10 milioni di persone... è buffo vedere la genesi di queste iniziative: vi è l'illusione che imparando il tedesco si danno migliori possibilità ai ticinesi di trovare al loro cantone perché gli italiani non lo sanno. Un datore di lavoro in Ticino se ha un italiano che ha fatto l'università alla Bocconi, il master in America e sa l'inglese e un ticinese che ha il tedesco imparato già alle elementari, secondo voi chi assume? È il prezzo che incide, non il tedesco. L'unica cosa che può servire è il tedesco per chi vuole andare a lavorare in Svizzera tedesca. Ma vale di più un corso in Germania di tre mesi che un ciclo di studi tedeschi di tre anni...

Galium 5 anni fa su tio
Condivido pienamente. Il tedesco, piaccia o meno, è la lingua più importante della Svizzera e mi sembra giustissimo che il suo apprendimento venga supportato. Quanto al discorso generale dell'importanza delle lingue faccio notare che le vicende attuali (brexit e progressivo distacco dell'Europa dall'America) suggeriscono proprio una tendenza verso una maggior importanza delle altre maggiori lingue europee (in primis tedesco) a discapito dell'inglese

comp61 5 anni fa su tio
Gli Italiani imparano l`inglese, noi il tedesco, i territori di lingua tedesca d`oltralpe imparano l`inglese. Tutto il mondo va verso l`inglese. Però noi rimaniamo ancorati al nostro folklore ancora qualche anno. Verremo completamente spazzati via. Il tedesco era da mettere come prima lingua 40 anni fa, non ora. Sveglia che il mondo gira e gira veloce!
NOTIZIE PIÙ LETTE