Contrariamente ai Giovani Liberali Radicali Svizzeri, quelli ticinesi si oppongono alla modifica costituzionale e mettono in guardia sulle pericolose conseguenze dell’iniziativa
CAMORINO - I Giovani Liberali Radicali Ticinesi prendono posizione sull’iniziativa “No Billag” in votazione il prossimo 4 marzo. Dopo la decisione di ieri dei Giovani Liberali Radicali Svizzeri di schierarsi a favore dell’iniziativa, GLRT ribadisce la propria contrarietà alla modifica costituzionale e mette in guardia sulle pericolose conseguenze per la Svizzera e per il Canton Ticino.
«Con la messa all’asta delle frequenze radiotelevisive e con la contemporanea impossibilità per lo Stato di sovvenzionare qualsiasi emittente radiofonica e televisiva, le conseguenze, soprattutto per il nostro Cantone, sarebbero devastanti», scrivono i GLRT.
Questo essenzialmente per i seguenti motivi: i licenziamenti che ne seguirebbero (13’000 in Svizzera, 1’200 in Ticino), l’informazione che verrebbe monopolizzata dai privati e messa nelle mani di emittenti straniere e la messa in discussione di un sistema che favorisce il plurilinguismo e la coesione nazionale.