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BELLINZONASindaci degli ex Comuni a sostegno del Regolamento

16.01.18 - 14:11
Ti Press
Sindaci degli ex Comuni a sostegno del Regolamento

BELLINZONA - I sindaci degli ex Comuni (oggi quartieri di Bellinzona) di Camorino, Claro, Gorduno, Gnosca, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, S. Antonio e Sementina avevano promosso, allestito e sostenuto lo Studio per l’aggregazione dei Comuni del Bellinzonese.

A distanza di poco più di due anni dalla votazione popolare del 18 ottobre 2015, i sindici sopracitati sono ancora «profondamente convinti della bontà delle conclusioni» e sostengono tuttora a la necessità della professionalizzazione, seppur parziale, della carica di Sindaco, Vice Sindaco e Municipale di Bellinzona, come indicato attraverso il messaggio municipale, in ragione rispettivamente del 70%, del 60% e del 50%.

La soluzione implica una spesa così composta:

    •  il Sindaco: CHF 120’000.00 annui;
    •  il Vicesindaco: CHF 95’000.00 annui;
    •  i Municipali: CHF 80’000.00 annui;

per un onere annuo complessivo di CHF 615'000.00, in linea con altre città svizzere.

In qualità di ex Sindaci degli allora Comuni di Camorino, Claro, Gorduno, Gnosca, Gudo, Moleno, Monte Carasso, Pianezzo, Preonzo, S. Antonio e Sementina si esorta dunque le cittadine ed i cittadini di Bellinzona ad approvare il Regolamento comunale di Bellinzona, «che consentirà finalmente alla Città di essere operativa, ad esempio nella messa in atto di misure nell’ambito del coinvolgimento della popolazione nei quartieri».

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COMMENTI
 

vulpus 6 anni fa su tio
Fa sorridere questa presa di posizione, più che legittima , per carità, se non che è stata redatta e inviata sulla carta intestata della città . I droni fanno sorridere al confronto.......

Nmemo 6 anni fa su tio
Il problema è che è in gioco la fiducia del cittadino verso le istituzioni (della città). Le corsie per gli amici, gli amici degli amici e per chi ha Santi in paradiso, gli scambi di favori e di cortesie, documentati dagli stessi protagonisti, mettono in risalto le ragnatele trasversali ai Partiti, una deriva di grave disagio.
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