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LUGANO«Il canone sia pagato con le imposte»

08.01.18 - 19:29
L'Associazione Ticino & Lavoro si schiera contro No Billag e propone una soluzione
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«Il canone sia pagato con le imposte»
L'Associazione Ticino & Lavoro si schiera contro No Billag e propone una soluzione

LUGANO - L’Associazione Ticino&Lavoro si schiera in favore del No a No Billag. In una nota, firmata dal presidente Giovanni Albertini, l’associazione ribadisce la propria volontà di difendere «a spada tratta i posti di lavoro in Ticino e puntiamo, con la nostra associazione, a ricollocare personale disoccupato».

Secondo l'associazione inoltre, la «soluzione migliore per il mantenimento e la salvaguardia del Canone radiotelevisivo» sarebbe nel «pagamento dello stesso tramite le imposte, a seconda del reddito».

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COMMENTI
 

Tato50 6 anni fa su tio
Oh mama; ho trovato nella corrispondenza una lettera con scritto Billag e da pagare 451,10 . C'è scritto anche AVVISO osservare le informazioni sul retro. Leggo : A partire da gennaio 2019 sarà la ditta SERAFE a incassare. Il Consiglio Federale ha deciso di introdurre il nuovo sistema del canone (Fr 365 a decorrere dal 1° gennaio 2019). Adesso mi sento meglio se penso che il Consiglio Federale, dopo l'introduzione dell'IVA aveva preannunciato che non si sarebbe più pagata l'Imposta federale. Forse mi hanno dimenticato o non sono il solo, visto che la pago ancora ?????????

Tato50 6 anni fa su tio
Già la votazione di pagare il premio della CM in base al reddito è stata respinta e qualcuno crede che questa volta ci sia solidarietà verso i meno abbienti ? Visto come è andata la prima volta ho seri dubbi considerato che il ceto medio, in via di estinzione, che paga e non riceve nulla non vuole certo sobbarcarsi anche il divertimento altrui.

carlo56 6 anni fa su tio
Mah...l’idea non è male ma mi pare non risolva i problemi di fondo da cui è partita l’iniziativa. Resterebbe a carico di tutti, compresi coloro che la tv non la guardano, e creerebbe un aumento di imposte perché è ovvio che quei soldi lo stato non se li inventa. Secondo me la SSR avrebbe dovuto fare dei passi indietro anziché arroccarsi e interagire con arroganza. Quanto al ticino...pagare quel che si paga per due canali di cui il secondo di quasi solo calcio, e che potrebbe essere uno unico svizzero trasmesso in quattro lingue (anche i romanci avrebbero dei diritti...!), e tre reti radio quando una sarebbe più che sufficiente non mi sembra sia usare bene i soldi. Oltre tutto poi la pubblicità la inseriscono comunque (togliendola a tv-radio private che del canone ricevono solo le briciole). Per discuterne si dovrebbe ripartire da capo ma temo sia tardi.

Thor61 6 anni fa su tio
Risposta a carlo56
Stranamente un concetto così semplice, eppure in molti fanno finta di non vederlo/capirlo, peggio sarebbe se fatto coscientemente. Ottima esposizione dei fatti ,o))) Saluti

shooter01 6 anni fa su tio
si certo, così devo pagare ancora di più per fare propaganda al peggiore partito che esiste. Meno faziosità, meno propaganda, più professionalità, allora si discute

87 6 anni fa su tio
Proposta sensata! Oltre al risparmio di mantenere le società di riscossione, si riduce il consumo di carta, costi di spedizione e quantaltro per inviare il doppio delle buste alle economie domestiche per riscuotere due imposte (federali e canone). 365 su stipendio di 50'000 fr annui (~4'000 al mese) = 0.73%;; 365 su stipendio di 100'000 fr annui (~8'000 al mese = 0.37% Va da sè che per chi più guadagna, doppio reddito in famiglia o altro, nonostante la situazione agiata, l'onere sociale di plurilinguismo eccetera, grava molto meno rispetto all'operaio comune. A differenza che l'operaio arriva a casa, stanco morto, doccia, cena e a letto pronto per il giorno dopo. Dove lo trova il tempo per la tv!? [!!!]Mia proposta: riscuotere tramite IVA in modo che chi più spende in CH più finanzia la coesione nazionale (ecc.).[/!!!] Anche i turisti possono così finanziare le bellezze elvetiche (non sia mai che non si possa vedere Heidi in tv, anche se si tratta di un anime giapponese su romanzo svizzero).

Bernabeu 6 anni fa su tio
In Spagna è già così: anni fa sono stati aboliti sia il canone che la pubblicità e la TV viene finanziata dallo Stato nonchè vendendo servizi e documentari all'estero. Riforma introdotta dal governo Zapatero. Di per se è una soluzione più sociale di quella nostra dove poveri e ricchi pagano lo stesso importo.
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