Per garantire una migliore conciliabilità fra famiglia e lavoro, il DSS ha approntato due provvedimenti
BELLINZONA - Il 1° settembre entrerà in vigore l’aiuto soggettivo alle famiglie residenti in Ticino che affidano a enti riconosciuti (nidi d’infanzia, famiglie diurne, centri extra-scolastici) la custodia dei propri figli per lo svolgimento di un’attività professionale o di formazione.
Questa nuova misura rientra nella riforma della politica familiare intrapresa dal Dipartimento della sanità e della socialità. Nell’ambito della nuova politica familiare, il DSS ha avviato la riforma del sistema di sostegno alle attività di accoglienza complementari alle famiglie, nell’ottica di una migliore conciliabilità famiglia e lavoro, approntando due importanti provvedimenti.
Innanzitutto verrà offerto un aiuto soggettivo alle famiglie che fanno capo a strutture e servizi d’accoglienza extrafamiliare riconosciuti, allo scopo di favorirne l’accesso attraverso il contenimento dell’onere finanziario della retta a carico delle famiglie. L’entrata in vigore di questa misura è prevista per il 1° settembre 2017.
Inoltre un contributo supplementare (dal 40 al 43% delle spese riconosciute) sarà destinato alle strutture e ai servizi d’accoglienza che favoriscono lo sviluppo della qualità della presa a carico grazie all’impiego di profili adeguatamente formati e retribuiti. L’entrata in vigore di questa misura è prevista per il 1° gennaio 2018.
Riguardo la prima misura, potranno ricevere l’aiuto finanziario soggettivo - corrispondente a una riduzione massima del 20% della retta - le famiglie che beneficiano delle riduzioni dei premi nell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitaria secondo la legge di applicazione della legge federale sull’assicurazione malattie.
Le famiglie interessate potranno richiederlo direttamente al nido, all’associazione delle famiglie diurne o al centro extra-scolastico riconosciuti, fornendo la documentazione necessaria. In tal senso un’apposita scheda informativa è stata trasmessa agli enti gestori con l’indicazione di consegnarla ad ogni genitore. Il Cantone precisa che tale aiuto può essere fatto valere unicamente in strutture e servizi riconosciuti e non se solo autorizzati.
Per quel che riguarda la seconda misura, il miglioramento delle condizioni quadro delle strutture e servizi di accoglienza dell’infanzia, favorirà l’assunzione di personale con requisiti formativi adeguati residente in Ticino.