Il vicepresidente PS Fabrizio Sirica entra a gamba tesa nel discorso sul salario minimo: «Pagare di meno esclude i residenti dal mercato del lavoro»
BELLINZONA - Non si placano le discussioni dopo la decisione del Tribunale federale di accogliere il salario minimo di 20 franchi all’ora voluto a Neuchatel. In particolare, infiammano la polemica le prese di posizione, contrarie, del consigliere nazionale Fabio Regazzi e del direttore dell’AITI Stefano Modenini.
Ora è il vicepresidente del PS Ticino Fabrizio Sirica a irrompere nel discorso : «Voler consentire ai propri colleghi padroni di dare meno di 20 franchi all’ora, si chiama difendere la “libertà economica” o promuovere la “libertà di sfruttamento”?», si chiede in uno scritto. «Sono convinto del fatto che remunerare stipendi sotto i 3’750 franchi significa escludere i residenti dal mercato del lavoro, significa essere i primi responsabili dell’esplosione dell’assistenza, significa sfruttare lo stato di necessità dei lavoratori frontalieri e far crescere continuamente il loro numero», scrive Sirica.
«Essere contro un salario minimo di 20 franchi all’ora significa voler sfruttare, col fine di massimizzazione del profitto, il lavoro di altri esseri umani. La sentenza del Tribunale Federale parla chiaro, il salario deve consentire di vivere senza dover far capo agli aiuti dello Stato». Ma non solo il vicepresidente PS attacca chi gioca al ribasso sulle paghe, ma anche la politica: «Oggi con gli aiuti sociali previsti nella Laps, il canton Ticino sovvenziona indirettamente centinaia di aziende che versano salari indegni, che non permettono ai dipendenti di vivere esclusivamente di quella retribuzione».
«Un salario minimo pari alla soglia di intervento sociale non sarebbe solo una misura ovvia, legale, dignitosa, ma sarebbe anche un toccasana per i conti dello Stato. Tutto ciò deve e può finire: applichiamo un salario minimo veramente dignitoso, così come ha approvato il popolo ticinese alle urne».
Il giovane socialista si espone e chiede agli interlocutori di fare altrettanto: «Da figlio e nipote di operai, da persona che col suo salario di 4’400 franchi lordi sa cosa significa vivere in Ticino e far fatica a chiudere le spese, dedico al milionario Regazzi e a Modenini queste parole: “Se 20 franchi vi sembrano troppi, andate voi a lavorare (per quella cifra), scoprirete la differenza, fra lavorare e comandare”». Evidentemente adattando il canto popolare "Se otto ore vi sembrano poche".