Il PLRT ha scelto il candidato da presentare al partito nazionale per la corsa al Consiglio federale
CAMORINO - È ufficiale: il Partito liberale radicale ticinese ha scelto il solo Ignazio Cassis per la corsa alla successione di Didier Burkhalter al Consiglio federale. Alla fine, nonostante le numerose pressioni giunte soprattutto d’oltre Gottardo, l’idea iniziale è rimasta immutata: il Ticino vuole puntare tutto su un solo cavallo ed è, come annunciato oggi in conferenza stampa a Camorino, Ignazio Cassis, il favorito della prima ora. Secondo il PLRT la candidatura di Cassis è quella con «le migliori chance di elezione».
A Berna sarà molto probabilmente presentato - come indica il comunicato stampa - un ticket con una candidatura romanda e una della Svizzera italiana: «il PLR svizzero ha infatti chiaramente indicato la volontà di sostenere una candidatura latina, non esclusivamente della Svizzera italiana».
Il nome dovrà essere ratificato dalla riunione straordinaria del comitato cantonale che si terrà il 1° agosto a Lattecaldo. Il presidente del PLRT Bixio Caprara, in conferenza stampa, si è detto abbastanza convinto che la scelta di proporre il solo Cassis potrà superare l'esame del comitato, già dal 14 giugno l'Ufficio presidenziale ha già avuto modo di confrontarsi con tutte le anime del partito. La scelta insomma «è frutto di una discussione molto intensa». Inoltre, Christian Vitta e Laura Sadis sembrano ormai essere fuori dai giochi, avendo chiaramente indicato che la loro disponibilità era legata alla scelta dell'Ufficio presidenziale.
E i conflitti d'interesse? Il tema è stato subito sollevato dalle domande dei giornalisti. Lo stesso Cassis ha risposto: «In un parlamento di milizia la politica è un'attività accesoria. Ogni persona ha un legame con il proprio settore professionale. Io ho sempre lavorato nell'ambito sanitario. Da quando sono a Berna ho iniziato come rappresentante dei medici, se si vuole si può usare la parola lobbista, per me non ha un connotato negativo». Dopo quella prima associazione, Cassis ne ha incontrate altre, tra cui l'associazione delle case anziani e la più contestata Curafutura, che raggruppa alcune casse malati. «Ho assunto il rischio ben cosciente di assumerlo, perché mi sembrava un'ottima iniziativa quella di creare una situazione di concorrenza nel settore». Cassis, insomma, non nasconde di lavorare anche per gli assicuratori sanitari: «13mila svizzeri lavorano nelle casse malati, non credo che si debbano vergognare». Ha denunciato l'uso strumentale di questo suo ruolo. «Ma capisco - ha detto - che si debba trovare qualche appiglio se si vuole attaccarmi».
Il successore di Burkhalter sarà eletto il 20 settembre.