Il gruppo PS in Consiglio comunale attacca l’esecutivo dopo aver scoperto che la caffetteria del LAC non versa alcun affitto, in conformità con il contratto stipulato
LUGANO - «Non possiamo permettere che le logiche arraffone di provincia compromettano la crescita di un centro culturale nato per portare al comune di Lugano un respiro internazionale». Il gruppo PS in Consiglio comunale attacca il Municipio di Lugano dopo aver scoperto che la caffetteria del LAC non versa alcun affitto per l’utilizzo del suolo pubblico e degli spazi che gli sono stati attribuiti, conformemente al contratto sottoscritto con il comune.
Il gruppo PS/PC si era rivolto al Municipio lo scorso 12 marzo per avere spiegazioni sulla pigione versata dalla società che gestisce la caffetteria del LAC. La risposta all’interrogazione spiega che l’affitto viene corrisposto sulla base della cifra d’affari e che pertanto fino ad ora non è stato versato alcun importo. «Appare di per sé evidente - commenta ora il gruppo PS in una lettera aperta indirizzata al Municipio - come per la firma di un tale contratto, il responsabile non sia particolarmente brillato per intelligenza e spirito di difesa degli interessi finanziari dei contribuenti». In particolare viene invocata la parità di trattamento «nei confronti di moltissimi altri esercenti che fanno fatica a mandare avanti la propria attività e che non beneficiano di condizioni tanto vantaggiose».
Il gruppo PS attacca le istituzioni municipali di aver perso credibilità e avere minato la fiducia dei cittadini luganesi. «In diverse occasioni - sottolinea - le superficiali, se non sprezzanti nei toni, risposte avute dal Municipio ad interrogazioni legittime e documentate non hanno mostrato il dovuto rispetto che le istituzioni meritano».
Prendendo spunto da svariate interrogazioni, nella lettera il Municipio è accusato di una «gestione del personale problematica e non immune ad un certo incancrenito malandazzo»: «Non si può fare a meno di notare una manifesta incompetenza da parte del Municipio, con in testa il Sindaco, nel prendere decisioni, nel gestire l’amministrazione corrente e gli investimenti necessari per lo sviluppo della città. Manca una visione chiara di quale direzione si voglia intraprendere. I crediti vengono licenziati senza visione d’insieme».