È stata sottoscritta un’iniziativa parlamentare generica per l’abbassamento del carico fiscale dei ticinesi
BELLINZONA - «C’è una tendenza a introdurre in continuazione nuove tasse e balzelli, o ad aumentarle regolarmente». È questa la premessa dell’iniziativa parlamentare generica sottoscritta da Sergio Morisoli, Paolo Pamini, Gabriele Pinoja, Lara Filippini, Tiziano Galeazzi, Boris Bignasca, Gianmaria Frapolli, Amanda Rückert, Mauro Minotti e Ivano Lurati.
L’iniziativa propone l’abbassamento del carico fiscale al ceto medio tramite due varianti: la prima prevede che le aliquote fiscali sul reddito di tutte le persone fisiche siano ridotte del 10% in modo lineare, parimenti del 10% quella dell’imposta sulla sostanza; la seconda, subordinata, che il carico fiscale (reddito e sostanza) del ceto medio (imponibili superiori ai 40'000 e inferiori ai 120'000 franchi) venga sgravato proporzionalmente per un ammontare complessivo del 10%.
L’obiettivo è che «si ripristini una giustizia ridistributiva tra chi paga, chi spende e chi riceve»: con il trend attuale i contribuenti che hanno pagato 820 milioni di franchi in imposte nel 2010, pagheranno 1’038 milioni nel 2019.