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CANTONELorenzo Quadri inciampa nella bufala, la rete si indigna

21.03.17 - 09:41
La condivisione su Facebook di una bufala non è passata inosservata. E il Municipale viene "bacchettato" prima che il post scompaia, improvvisamente
Lorenzo Quadri inciampa nella bufala, la rete si indigna
La condivisione su Facebook di una bufala non è passata inosservata. E il Municipale viene "bacchettato" prima che il post scompaia, improvvisamente

LUGANO - «Avanti, facciamoli entrare tutti come vorrebbe la gauche-caviar spalancatrice di frontiere che si costituisce in nuovi comitati». A scriverlo, ieri sera, è un Lorenzo Quadri indignato. All'origine dell'indignazione c'è una notizia, allegata al commento apparso su Facebook, che arriva dal portale "Gazzetta della Sera".

Il titolo dell'articolo citato dal Municipale leghista è, effettivamente, di quelli che fanno storcere il naso: «Cibo africano e camere singole, sennò spacchiamo tutto». E farebbe riferimento a una protesta iniziata negli scorsi giorni da alcuni migranti in italia. Una protesta che, in realtà, non esiste perché la notizia è una bufala.

Ad accorgersene è Mirko D'Urso, direttore del MAT, che ribatte all'indignazione di Quadri con altrettanta stizza, seppur originata da altro: «Come consigliere nazionale, municipale di Lugano e "giornalista" forse il Signor Quadri avrebbe il dovere di controllare le fonti dalle quali prende spunto per i suoi post biliosi!! Senza parole. Per non parlare dei commenti al suo post!!!».

In effetti, la "Gazzetta della Sera" è nota per essere un proficuo generatore di bufale sul web. Ma evidentemente Quadri non se n'era accorto. Impubblicabile è la lunghissima sequela di commenti al post di D'Urso, contro Quadri e contro la Lega, ma d'altra parte lo sono anche quelli al post di Quadri. O sarebbe meglio dire "lo erano", visto che, nel frattempo, il Municipale deve essersi accorto dell'errore perché il post è improvvisamente sparito.

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