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BERNA/CANTONEL’esempio ticinese non piace a Berna, sì al Burqa

09.03.17 - 12:10
Gli Stati hanno bocciato un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Walter Wobmann (UDC/SO). Il popolo dovrebbe comunque esprimersi in merito
L’esempio ticinese non piace a Berna, sì al Burqa
Gli Stati hanno bocciato un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Walter Wobmann (UDC/SO). Il popolo dovrebbe comunque esprimersi in merito

BERNA/CANTONE - Non è assolutamente il caso di iscrivere nella Costituzione federale un divieto di dissimulazione del viso analogo a quello introdotto in Ticino. Ne è convinto il Consiglio degli Stati, che - con 26 voti contro 9 e 4 astenuti - ha bocciato un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Walter Wobmann (UDC/SO). Il popolo dovrebbe comunque esprimersi in merito, visto che un'iniziativa popolare è stata nel frattempo lanciata dal comitato di Egerkingen (SO).

L'atto parlamentare di Wobmann prevedeva un divieto di dissimulare o nascondere il proprio viso negli spazi pubblici, ad eccezione dei luoghi di culto. Secondo il testo, che riprendeva alla lettera quello accettato dal popolo ticinese nel 2013, nessuno può obbligare una persona a coprirsi il viso in ragione del suo sesso.

Nel settembre scorso il Nazionale - seppur di misura per 88 voti contro 87 e 10 astenuti - aveva approvato l'iniziativa parlamentare del democentrista solettese. Ma il peso politico dell'UDC alla Camera dei cantoni è molto meno importante.

Il "senatore" Thomas Minder (Indipendente/SH, ma appartenente al gruppo parlamentare democentrista) ha tentato invano di convincere il plenum a sostenere il testo. Minder ha sottolineato come, oltre al Ticino, altri Paesi europei quali il Belgio e la Francia hanno adottato disposizioni analoghe.

A suo avviso, "il burqa (velo integrale, ndr.) e il niqab (velo che lascia scoperti soltanto gli occhi, ndr.) sono discriminatori per le donne". "Occorre inoltre combattere una forte islamizzazione della società", ha aggiunto. Ma l'indipendente sciaffusano ha ottenuto soltanto pochi sostegni dalla Camera dei cantoni.

Esempio del Ticino - Filippo Lombardi (PPD/TI) è stato tra i pochi "senatori" che hanno appoggiato il testo. A suo avviso, "non si tratta soltanto di una disposizione contro il burqa, ma contro ogni dissimulazione del viso". Il presidente dell'Hockey Club Ambrì-Piotta ha messo in risalto come l'aspetto legato alla sicurezza sia altrettanto importante al fine di lottare contro "l'hooliganismo".

Lombardi ha pure menzionato l'esempio del Ticino, dove la disposizione secondo la quale "nessuno può dissimulare o nascondere il proprio viso nelle vie pubbliche e nei luoghi aperti al pubblico (...)" non ha creato particolari problemi.

Dal canto suo, Fabio Abate (PLR/TI) si è schierato contro l'iniziativa parlamentare Wobmann. Per il "senatore" locarnese, come per altri oratori intervenuti, non è necessario legiferare a livello federale, considerato che il fenomeno della dissimulazione per motivi religiosi è piuttosto raro.

Secondo la maggioranza della Camera dei cantoni, inoltre, la competenza per la sicurezza e il disciplinamento del rapporto tra lo Stato e le confessioni religiose è dei cantoni: essi devono poter continuare a decidere in base alle loro esigenze, ha sottolineato Robert Cramer (Verdi/GE) a nome della commissione preparatoria.

Discriminazione donne e ... passeggiate naturiste - Nel corso del dibattito sono intervenute anche alcune "senatrici". Pur respingendo il porto del burqa, Anita Fetz (PS/BS) ha detto di "non voler partecipare al lancio di una 'guerra culturale' tra le religioni". "Tale discriminazione nei confronti delle donne va risolta a livello di integrazione degli stranieri e non nella Costituzione", ha aggiunto la sua collega Karin Keller-Sutter (PLR/SG).

Dal canto suo, Fabio Abate ha dichiarato di "essere curioso di vedere come voteranno sul congedo paternità coloro che oggi dicono di combattere le discriminazioni verso le donne".

Anch'egli contrario al testo, il "senatore" Andrea Caroni (PLR/AR) se l'è invece presa con la volontà di introdurre nella Costituzione federale prescrizioni in fatto di abbigliamento: "in Appenzello avevamo il problema opposto, ovvero di coloro che si aggiravano in costume adamitico sui sentieri delle Alpi orientali".

Per questo motivo, sia Appenzello Interno che Appenzello esterno hanno legiferato a livello cantonale in materia per vietare le cosiddette "passeggiate naturiste". "Ma non abbiamo chiesto un divieto per gli escursionisti nudi a livello federale", ha aggiunto.

Iniziativa popolare già lanciata - Senza attendere la decisione del Parlamento, il comitato di Egerkingen, fondato dall'ex consigliere nazionale Ulrich Schlüer (UDC/ZH) e dallo stesso Wobmann - quest'ultimo tra l'altro all'origine dell'iniziativa anti minareti, ndr. - ha promosso nel marzo 2016 l'iniziativa popolare "Sì al divieto di dissimulazione del viso". Avrà tempo fino al mese di settembre 2017 per raccogliere le 100'000 firme necessarie.

Per la cronaca, la città di Berna aveva inflitto al comitato di Egerkingen una multa di 500 franchi, perché aveva organizzato una manifestazione non autorizzata in occasione del lancio del testo. L'azione non era passata inosservata: alcuni dimostranti erano coperti con burqa mentre altri erano incappucciati con passamontagna. Il messaggio che il comitato intendeva trasmettere era quello "dei rischi" che la dissimulazione completa del corpo può comportare, senza contare la "violazione della libertà" generata dal velo.

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COMMENTI
 

MIM 7 anni fa su tio
Berna ha dimostrato ancora una volta che non sa cosa sia il coraggio. Imitando Pilato lascia che sia la piazza a decidere, sapendo che voterà come il Ticino.

shooter01 7 anni fa su tio
figurarsi se i lecchini non erano contrari

Tarok 7 anni fa su tio
a volte è meglio che certi scorfani tengano il burqa e pure il casco da palombaro

siska 7 anni fa su tio
Qui non si tratta di togliere o meno il velo integrale ma si tratta di relazioni pericolose dove circolano grandi quantità di denaro. Per me vale che tu anche se vieni da paesi tradizionalisti o viceversa "moderati" ricchi o poveri, tu ti togli il mascheramento dal tuo volto come fanno tutti gli altri punto e basta. La legge in questo caso é e deve essere legge.

moma 7 anni fa su tio
Era logico. Lasciano al popolo decidere per non addossarsi responsabilità. Elementare Watson.

elvetico 7 anni fa su tio
Dopotutto hanno ragione a Berna: l'Europa si sta islamizzando a tutta velocità, a che servirebbe il divieto di indossare il sacco ?

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Non dire fesserie. Prendi i censimenti. I musulmani perfino in Germania rimangono una minoranza. Basta disinformare.

limortaccituoi 7 anni fa su tio
Risposta a elvetico
Il pericolo più grande per una radicalizzazione massiccia della comunità mussulmana in Europa (che tra l'altro meno del 7% della popolazione) sono le persone che emarginano, denigrano, spargono odio. Fossi un mussulmano onesto, a sentirmi dire in continuazione che sono un criminale, un terrorista, un essere inferiore, finirei quasi per crederci...

matteo2006 7 anni fa su tio
Risposta a limortaccituoi
Uahuuuu siamo solo al 7% evviva... mi limito a copiare la parte dello scritto che ho trovato qualche anno fa in rete e che ci concerne attualmente (anche su questo blog) .......... Quando gli islamici cominciano a superare il 5 per cento, faranno pressione sulle Pubbliche Autorità perché sia loro concesso di vivere secondo la Sharia (perlomeno nei loro ghetti o quartieri). Anche perché l’obiettivo principale degli islamici è comunque quello di estendere la Sharia a tutte le città, a tutti i paesi e a tutto il mondo. ........... Si poteva dire qualche anno fa che erano solo profezie alla Nostradamus che si possono interpretare ma ora con la situazione attuale c'è poco spazio alla fantasia.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
beviti tutto quello che leggi su internet, e mi raccomando, di tuo rimani pure informato. "Anche perché l’obiettivo principale degli islamici è comunque quello di estendere la Sharia a tutte le città, a tutti i paesi e a tutto il mondo." Se l'islam fosse una religione centralizzata come il cattolicesimo la tua teoria del complottismo potrebbe avere un minimo senso. Purtroppo per te caro matteo disinformato, l'islam non è una religione centralizzata, ha tanti leader che la pensano diversamente su tante cose e nessuna autorità suprema, come pure accade per i cattolici o gli ortodossi. È dunque inimmaginabile che ci sia un obiettivo comune e condiviso..... Chiaro che per gli ignoranti un po pigri per i ragionamenti, è meglio fare i boccaloni e credere ad ogni boiata letta su internet. Altro che poco spazio alla fantasia, la tua testa ne è piena!

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a matteo2006
Hai ragione, ti ricordi bene. Infatti..... Finché la popolazione musulmana resta attorno al 2 per cento del totale del paese che li ospita, essa sarà sempre considerata dalla popolazione del paese ospitante come una minoranza amante della pace e non una seria minaccia per gli altri cittadini. Quando la popolazione islamica cresce e arriva dal 2 per cento al 5 per cento, i musulmani cominciano a cercare nuovi proseliti fra le altre minoranze etniche e i gruppi protestatari del paese adescandoli soprattutto nelle carceri e nei gruppi marginalizzati. Quando i musulmani arrivano nella fascia del 5 per cento della popolazione, cominciano a fare pressione sproporzionata rispetto alla popolazione che rappresentano. Fanno pressioni per introdurre gli alimenti halal garantendo in tal modo il lavoro ai manipolatori di cibi che dovranno essere musulmani. In seguito faranno pressione sui supermercati affinché espongano cibi halal negli scaffali a fianco dei prodotti normali, ovviamente queste richieste sono accompagnate da minacce in caso di rifiuto Quando gli islamici cominciano a superare il 5 per cento, faranno pressione sulle Pubbliche Autorità perché sia loro concesso di vivere secondo la Sharia (perlomeno nei loro ghetti o quartieri). Anche perché l’obiettivo principale degli islamici è comunque quello di estendere la Sharia a tutte le città, a tutti i paesi e a tutto il mondo. Quando i musulmani si avvicinano alla soglia del 10 per cento della popolazione, tendono ad aumentare gli atti di ribellione e di anarchia come mezzo di contestazione delle loro condizioni di vita nel paese. All’avvicinarsi alla soglia del 20 per cento, i paesi ospitanti devono attendersi disturbi terrorizzanti, formazione di milizie jihadiste, omicidi sporadici ma mirati e incendio di chiese e luoghi di culto soprattutto cristiani. Arrivando alla soglia del 40 per cento di musulmani, i paesi ospitanti soffrono massacri indiscriminati attacchi terroristici cronici e guerra o combattimenti ininterrotti delle milizie. Nei paesi che arrivano al 60 per cento di popolazione musulmana i cosiddetti “non credenti” di tutte le altre religioni soffrono continue persecuzioni, pulizia etnica sporadica (genocidio) l’uso della “Sharia” come arma, e l’installazione della “Jizya”, la tassa speciale per gli infedeli. A partire dagli 80 per cento di popolazione musulmana sono da attendersi intimidazioni e jihad violenta contro la popolazione non islamica, alcune forme di pulizia etnica ideata e diretta dallo Stato, e anche alcune operazioni di genocidio nella misura che questi paesi, con pochi infedeli rimasti, marciano sull’obiettivo di uno stato 100 per cento musulmano. L’arrivo al 100 per cento segnerà l’inizio della Pace di “Dar-es-Salaam” (o Paradiso di Pace Islamico). Qui si suppone l’esistenza della pace perché tutti sono islamici, le Madrase sono le uniche scuole e il corano la voce unica. Ecco cosa ci aspetta se non li fermiamo prima.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Nella foga ho fatto confusione. I cattolici hanno un'autorità suprema, il Papa, i musulmani, evangelici, ortodossi no.

F.Netri 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Gli ortodossi non hanno un'autorità suprema? E chi sarebbe, allora, il Patriarca Cirillo I? Non sai davvero più cosa inventarti, pur di difendere i tuoi amici islamisti!

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
"...I musulmani perfino in Germania rimangono una minoranza. ..." Per quanto tempo ancora?

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
io non ho la sfera magica. Ma voi continuate a parlare dell'islamizzazione. Mentre in Germania le persone che seguono l'islam sono appena il 4,9%. Quindi totalmente diverso da come viene dipinto dai partiti di estrema destra.

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Una persona su venti e tu lo chiami poco? Tendenza in aumento, esponenzialmente. Duemilasettecentocinquanta moschee in Germania, delle quali la metà costruite negli ultimi cinque anni! Va bene, tutto va bene... possiamo stare tranquilli!

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
Dico che il 4,9% non è l'invasione che voi dipingete. Da quando un misero 4,9% è un invasione? PS. non usare il temine esponenzialmente se non ne conosci il significato.... -_-

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Esponenziale: di un fatto o un fenomeno che procede con progressione molto rapida: aumento, crescita e., sviluppo. [Fonte: dizionario Treccani]

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
Va a vedere in statistica il suo significato. Stiamo parlando di numeri e statistiche no? La curva di una crescita esponenziale non descrive la crescita dei musulmani nei paesi europei.

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Hai iniziato il discorso riferendoti alla Germania. Dal 1950 ad oggi, in Germania, sono state edificate 2750 moschee. La metà, quindi ca. 1300, sono state edificate negli ultimi 5 anni. Direi che, per riprendere la definizione della Treccani, la costruzione di moschee in Germania "procede con progressione molto rapida". Il termine "esponenziale ci sta tutto!

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
Ma hai paura dei musulmani o di quegli stabili chiamati moschee?

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Ho paura dell'ignoranza e delle illusioni che le religioni diffondono, nonostante siamo nel 2017.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Sono andato a vedere quante sono le chiese e le moschee (che tra l'altro mi risultano essere di più di quelle che riporti tu, ovver 2803) il rapporto segue quello della popolazione. Ovvero il 5.7% del totale di chiese e moschee sono moschee(scusa la ripetizione). Per ovvi motivi di tempo e reperibilità non ho incluso templi di altre religioni come sinagoghe, e altre religioni che se incluse abbasserebbero la percentuale ulteriormente (quindi più vicina al 4.9%. Io non ho paura che una tegola di una chiesa o un pezzo di moschea mi cada addosso. Quindi parliamo dei musulmani, specialmente perché la proporzione degli stabili religiosi rispecchia quella dei credenti..

Tarok 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
curzio meno curzio meno curzio meno curzio sembra una partita di ping pong

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
Ahah bello questo modo di ragionare. Se un paese non è musulmano l'ignoranza è dovuta alla povertà, guerra, stato autoritario.... se invece sono musulmani è colpa della religione. Facciamo un esempio, in Afganistan come in Plestina, la gente è ignoranti in quanto seguaci dell'islam, mentre in sud america l'ignoranza è dovuta alla scarsa scolarizzazione, povertà, ecc. Due pesi e due interpretazioni per giustificare l'intolleranza verso una fede.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
*corr. Palestina

curzio 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Non cacciarmi in bocca parole che non ho mai pronunciato! Ho volutamente parlato di "ignoranza e delle illusioni che le religioni diffondono" proprio perchè non faccio una grande distinzione in tal senso tra una religione e l'altra. Le metto tutte nello stesso calderone, poco importa se parlano di storielle inverosimili che hanno come protagonisti delle vergini che aspettano i martiri oppure di serpenti parlanti o vergini partorienti. Io non sono intollerante verso una fede. Sono intollerante verso le falsità, le illusioni e gli imbrogli diffusi dalle religioni. Se al posto di ogni chiesa, moschea o sinagoga ci fosse una biblioteca, il mondo sarebbe un posto migliore.

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
"Se al posto di ogni chiesa, moschea o sinagoga ci fosse una biblioteca, il mondo sarebbe un posto migliore." Questo senz'altro!

Pepperos 7 anni fa su tio
Ero in ferie in Sardegna! Anche li usano simili vestiti e nessuno dice nulla ( Barbagia )

mgk 7 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
saranno simili anche loro

miba 7 anni fa su tio
Dal 1. giugno hanno tolto l'obbligo del casco per i motociclisti e sarà obbligatorio il burqua. Motivo: a palazzo federale hanno fatto un test. Hanno lasciato cadere 2 persone a testa all'ingiù, una con il casco ed una con il burqa. Risultato del test: il casco può anche rompersi mentre il burqua non si rompe mai

"Repubblica Elvetica" 7 anni fa su tio
Ma basta parlare di Burqa...va vietata la dissimulazione del viso in luoghi pubblici!

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a "Repubblica Elvetica"
Purtroppo tanti politici disonesti preferiscono parlare di burqa così da alimentare le paure della gente (immotivate in Svizzera) e ottenere consensi. Malafede e boccaloni. Questo spiega tutto. PS. se non ci fossero accenni razzisti, e si parlasse solo di dissimulazione del volto e dei problemi dei vandalismi al 1° maggio come pure le rapine invece di solo burqa e islam, io sarei il primo sostenitore. Invece si usa la leva psicologica delle paure e del razzismo...

"Repubblica Elvetica" 7 anni fa su tio
Risposta a Meno
Concordo. Parlare di burqa e' alimentare paure ed essere in malafede. Io sostengo per motivi di sicurezze il divieto di dissimulare il volto. Il discorso Burqa e' quello che mi fa arrabbiare. Nel corano inoltre non esite nessun obbligo di portare il Burqa e' perciò si cerca di creare uno scontro tra religioni inutile, pericoloso e ridicolo.

Ben8 7 anni fa su tio

GI 7 anni fa su tio
Per una volta sono "supporter" del Senatore Lombardi.....ci si ostina al burqa (invero pochini e non creano danni)....mentre ci si dimentica degli hooligan (invero troppini e molto dannosi e costosi)....

Meno 7 anni fa su tio
Risposta a GI
e le rapine... Purtroppo anche Lombardi ha capito che per ottenere consensi elettorali deve giocare pure lui sulle paure della gente... ...Anche Lombardi a rivelato la sua bassezza e spregiudicatezza per ottenere voti.

curzio 7 anni fa su tio
Interessante constatare che numerose donne sono contrarie al divieto del burka. Incluse le donne che siedono nel Consiglio degli Stati e che hanno votato contro!

aquila bianca 7 anni fa su tio
Risposta a curzio
È perché indossavano il casco al contrario, caro curzio*.... Che dire di Abate.... Abate-rlo.. (volutamente senza doppie..). Buon pomeriggio ciaooooooooooo ;-)))

Giorgio8989 7 anni fa su tio
Questo la dice lunga su quanta importanza danno al nostro legislativo ticinese a berna...guette salami
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