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LUGANOIl Municipio sostiene la Riforma III dell’imposizione delle imprese

19.01.17 - 11:37
La riforma persegue l'obiettivo della Città di promuovere la diversificazione della realtà economica cittadina
TiPress
Il Municipio sostiene la Riforma III dell’imposizione delle imprese
La riforma persegue l'obiettivo della Città di promuovere la diversificazione della realtà economica cittadina

LUGANO - Il Municipio di Lugano ha preso posizione, confermando il proprio sostegno alla riforma III dell’imposizione delle imprese. Fiducioso che questa contribuirà a mantenere sul territorio importanti realtà internazionali e a promuovere innovazione e sviluppo. L’Esecutivo invita pertanto la cittadinanza a esprimersi con un Sì alla votazione del prossimo 12 febbraio.

La riforma interessa tutte le società luganesi, sia quelle con imposizione ridotta sia quelle imposte in modo ordinario. Si stima che a Lugano le 700-1000 società con imposizione ridotta che perderanno dei privilegi generano un gettito fiscale tra i 3,5 e i 4 milioni di franchi e occupano circa un migliaio di persone nel settore terziario dei servizi. Una loro eventuale delocalizzazione avrebbe un impatto sociale negativo e una perdita di gettito fiscale non trascurabile. D’altro canto, l’attivazione della riforma e una conseguente riduzione della pressione fiscale su tutte le persone giuridiche porterebbe dal 2019 a una riduzione delle entrate per la Città pari a 7 milioni.

L’Esecutivo si dice tuttavia certo che sul lungo termine per il Comune la direzione tracciata dalla riforma sarà positiva e tale da compensare la riduzione delle entrate. La riforma consentirà, infatti, di trattenere sul territorio società che garantiscono posti di lavoro, entrate fiscali e dunque «benessere per tutti».

Nuove direttive - La riforma non si limita ad adeguare la legislazione ai nuovi standard in materia fiscale, ma introduce nuove direttive che favoriranno tutte le aziende, prevedendo inoltre la defiscalizzazione di investimenti effettuati da imprese innovative. La riforma, in questo senso, persegue gli stessi obiettivi che il Municipio si è dato nel 2013, ossia promuovere la diversificazione della realtà economica cittadina.

No alla differenziazione del moltiplicatore - Il Municipio si è detto però contrario alla proposta della misura cantonale relativa alla differenziazione del moltiplicatore fiscale comunale tra persone fisiche e persone giuridiche, poiché «acuirebbe la concorrenza intercomunale favorendo i Comuni che dispongono di una quota importante di gettito generato da imprese a statuto speciale o con un moltiplicatore ridotto». In questo senso la Città ha fatto sapere di confidare nel fatto che « vi sarà tempo e modo di concordare con il Consiglio di Stato e con il Parlamento gli aspetti legati alle misure cantonali di applicazione della riforma, affinché per i Comuni la sua necessaria introduzione sia il più neutrale possibile».

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