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CANTONE«La Riforma promuove lo sviluppo, assicura parità di trattamento e pensa alle famiglie»

21.12.16 - 12:06
Il Governo in difesa della Riforma III dell'imposizione delle imprese
«La Riforma promuove lo sviluppo, assicura parità di trattamento e pensa alle famiglie»
Il Governo in difesa della Riforma III dell'imposizione delle imprese

BELLINZONA - In difesa alla terza Riforma dell'imposizione delle imprese, in votazione il prossimo 12 febbraio, sono "scesi in campo" oggi i Consiglieri di Stato Norman Gobbi, Christian Vitta e Paolo Beltraminelli. Che, con le loro proposte, hanno cercato di smorzare i toni montati negli ultimi giorno con le preoccupazioni avanzate da città e cittadini che temono da una parte minori entrate, dall'altra aumenti fiscali.

Vitta ha difeso la Riforma in quanto promotrice di sviluppo: «Le misure introdotte nella riforma guardano al territorio - sottolinea -. Sono misure di natura fiscale pensate in relazione allo sviluppo economico di questo Cantone. Come ad esempio la deduzione delle spese e sviluppo in maniera maggiorata. Riconosciamo il 150% di queste spese, che devono favorire soprattutto nuovi posti di lavoro, manodopera».

Gobbi assicura parità di trattamento per le imprese: «Le città e i comuni sono preoccupati. Ma l'obbiettivo della Riforma non è privarli delle entrate, ma fare in modo che eventuali minori introiti non pesino sui contribuenti. È chiaro, certo, che i comuni che hanno importanti zone industriali saranno chiamati a pagare di più rispetto ad altri. Questo per evitare disequilibri a seguito della riforma. L'idea è comunque di avere una differenza di moltiplicatore tra persone fisiche e giuridiche di circa un 10%. Diversamente sarebbe poco rispetto da una parte e dall'altra».

Beltraminelli, infine, sottolinea i beneficio concreti per le imprese, ma anche il riorientamento della politica familiare e sociale: «La riforma è attenta alla socialità in senso ampio. Ci sarà una riduzione della fiscalità della aziende, ma anche delle misure sociali. C'è un clima dialogo molto buono con le imprese, che sono tenute a creare ricchezza tenendo in considerazione il mantenimento della coesione sociale. Non bisogna creare disuguaglianze, ma equa distribuzione della ricchezza. Non bisogna solo erogare contributi, ma fare in modo che colgano lo scopo per cui sono destinati».

Beltraminelli parla quindi del rapporto famiglia-lavoro: «Appare evidente che vi sia una richiesta sempre più pressante di evitare di uscire dal mondo del lavoro con la nascita di un figlio. Cerchiamo di fare in modo che il rientro venga agevolato, venendo incontro alle nuove esigente delle famiglie ticinesi».

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