I deputati Morisoli e Pamini propongono la loro iniziativa parlamentare elaborata
LUGANO - «La scuola pubblica ticinese, intesa come statale e privata, deve partire dall’esistente e assieme a chi la vive dentro e fuori trovare i piani per rilanciarla». Con questo spirito i deputati Sergio Morisoli e Paolo Pamini (Area Liberale) hanno presentato, stamani a Lugano, un’iniziativa parlamentare elaborata che ha lo scopo di riformare l’attuale Legge scuola del 1990.
I due parlamentari giocano dunque d’anticipo, in quanto si tratta di un progetto di legge che «ha lo scopo di preparare il terreno di contenuti e di elementi di dibattito per quando il Dipartimento e il Governo presenteranno al Parlamento le norme necessarie a sostenere “La scuola che verrà”».
L’iniziativa propone una serie di modifiche che vertono, in particolare, sul funzionamento, sull’organizzazione e sul ruolo degli attori del sistema scolastico. Nella proposta di legge elaborata da Morisoli e Pamini si parla, tra i vari aspetti, di parificazione tra istituti statali e privati, civica obbligatoria e religione a doppio binario, sperimentazioni di nuove forme didattiche, scuole medie con almeno 400 allievi e al massimo 600, e abilitazione parzialmente retribuita per i neodocenti licenziati delle università elvetiche.