Gli addetti ai lavori dicono sì alla legge sull’EOC e bocciano l’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali”
LUGANO - I medici dicono sì alla legge sull’EOC e no all’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali”. È quello che hanno ribadito oggi i medici riunitisi oggi a Lugano.
Uno dei motivi che hanno portato a tali indicazioni è il mantenimento della competitività: «Le collaborazioni consentono di approfittare dell’unione di forze e delle relazioni fra EOC e gli operatori privati. La riforma della LEOC permetterà agli istituti pubblici di restare competitivi in Ticino e nei confronti delle strutture nel resto della Svizzera. In caso di rifiuto popolare le collaborazioni tra EOC e i privati potrebbero essere reimpostate in senso più restrittivo. Numerose collaborazioni già esistenti tra EOC e privati non potranno essere sviluppate ulteriormente, ma nemmeno potranno proseguire nelle forme attuali». Altro tema importante per i sostenitori del sì alla legge sull’EOC è il rafforzamento della qualità delle cure: «I modelli organizzativi attualmente implementati dall’EOC, in particolare la gestione completa del percorso di cura del paziente nelle fasi subacuta e acuta sono una garanzia per il rafforzamento della qualità anche nel Privato».
Viene inoltre ribadito il concetto della non privatizzazione dell’EOC: «Il controllo democratico dello Stato sulle collaborazioni con il privato sarà garantito dal Gran Consiglio, al quale spetterà il consenso finale su ogni progetto di partenariato pubblico-privato avviato in questo ambito. Non c’è nessuna intenzione di privatizzare l’EOC. La modifica della legge non comporterà in alcun modo una privatizzazione dell’Ente che rimarrà un’azienda autonoma dello Stato».