Cerca e trova immobili

LUGANO Votazioni, i medici: «siamo per la qualità e la sicurezza delle cure»

23.05.16 - 17:23
Gli addetti ai lavori dicono sì alla legge sull’EOC e bocciano l’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali”
Votazioni, i medici: «siamo per la qualità e la sicurezza delle cure»
Gli addetti ai lavori dicono sì alla legge sull’EOC e bocciano l’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali”

LUGANO - I medici dicono sì alla legge sull’EOC e no all’iniziativa “Giù le mani dagli ospedali”. È quello che hanno ribadito oggi i medici riunitisi oggi a Lugano.

Uno dei motivi che hanno portato a tali indicazioni è il mantenimento della competitività: «Le collaborazioni consentono di approfittare dell’unione di forze e delle relazioni fra EOC e gli operatori privati. La riforma della LEOC permetterà agli istituti pubblici di restare competitivi in Ticino e nei confronti delle strutture nel resto della Svizzera. In caso di rifiuto popolare le collaborazioni tra EOC e i privati potrebbero essere reimpostate in senso più restrittivo. Numerose collaborazioni già esistenti tra EOC e privati non potranno essere sviluppate ulteriormente, ma nemmeno potranno proseguire nelle forme attuali». Altro tema importante per i sostenitori del sì alla legge sull’EOC è il rafforzamento della qualità delle cure: «I modelli organizzativi attualmente implementati dall’EOC, in particolare la gestione completa del percorso di cura del paziente nelle fasi subacuta e acuta sono una garanzia per il rafforzamento della qualità anche nel Privato».

Viene inoltre ribadito il concetto della non privatizzazione dell’EOC: «Il controllo democratico dello Stato sulle collaborazioni con il privato sarà garantito dal Gran Consiglio, al quale spetterà il consenso finale su ogni progetto di partenariato pubblico-privato avviato in questo ambito. Non c’è nessuna intenzione di privatizzare l’EOC. La modifica della legge non comporterà in alcun modo una privatizzazione dell’Ente che rimarrà un’azienda autonoma dello Stato».

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
ALLEGATI
Documento PDF
NOTIZIE PIÙ LETTE