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PONTE CAPRIASCAIl PLR sull'aiuto del PPD nelle commissioni: «Nessuna illegalità»

12.05.16 - 17:06
In risposta alle accuse della Lega: «Un ricorso paralizzerebbe i lavori comunali per mesi»
Il PLR sull'aiuto del PPD nelle commissioni: «Nessuna illegalità»
In risposta alle accuse della Lega: «Un ricorso paralizzerebbe i lavori comunali per mesi»

PONTE CAPRIASCA - Il PLR di Ponte Capriasca respinge al mittente le accuse di illegalità formulate dal gruppo Lega/UDC in Consiglio comunale e invita questo gruppo a «volersi chinare, insieme agli altri gruppi, sui problemi concreti del Comune, evitando di interporre un ricorso che paralizzerebbe i lavori comunali per mesi».

Durante la seduta costitutiva, il Gruppo PLR in Consiglio comunale ha designato i suoi 9 rappresentanti nelle varie commissioni (tre per commissione). Due di questi rappresentanti sono consiglieri comunali eletti sulla lista PPD. Scopo del PLR è quello di «allargare la rappresentatività delle Commissioni, permettendo a due consiglieri comunali volonterosi di aiutare la propria deputazione (composta di sette consiglieri comunali) ad aiutare a preparare gli oggetti in discussione ed avere la possibilità di esprimersi, in preparazione delle sedute del Consiglio comunale, all'insegna del dialogo tra le forze politiche».

I motivi di questa scelta, secondo il PLR, «non dovrebbero interessare il gruppo Lega, il quale ha avuto la possibilità di designare i propri rappresentanti conformemente alla legge». Il gruppo liberale radicale segnala pure come la possibilità di nominare membri di altre liste nelle commissioni sia utilizzata in numerosi altri comuni (ad esempio a Lugano). Il PLR respinge quindi le critiche di illegalità e precisa che nessun consigliere comunale PLR è stato scavalcato da questa decisione e ogni consigliere comunale PLR occupa un posto in una commissione del legislativo comunale.

Il gruppo liberale radicale aggiunge che allo stadio attuale la delibera del Consiglio comunale non potrebbe comunque essere annullata, «motivo per cui spetta al gruppo Lega/UDC decidere se ricorrere o meno, prendendosi la responsabilità per le conseguenze del caso: infatti, è indubbio che un ricorso al Consiglio di Stato bloccherebbe i lavori commissionali e impedirebbe per mesi di lavorare su tematiche concrete e importanti quali la scuola dell'infanzia ed i conti consuntivi del Comune».

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