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CANTONEAnche nei Comuni spira il vento della Lega

10.04.16 - 22:35
Al Movimento non riesce però l'impresa a Chiasso e a Mendrisio. Il PLR mantiene la leadership a Chiasso e a Locarno, mentre il PPD torna nell'esecutivo del comune leonino
Anche nei Comuni spira il vento della Lega
Al Movimento non riesce però l'impresa a Chiasso e a Mendrisio. Il PLR mantiene la leadership a Chiasso e a Locarno, mentre il PPD torna nell'esecutivo del comune leonino

LUGANO - Lega in crescita nei Comuni a scapito del PLR, che mantiene le sue roccaforti di Chiasso e Locarno.

La Lega c'è, anche nei Comuni - E' questo, in sintesi, il risultato delle elezioni comunali in un Ticino che, ad eccezione dei Comuni del Bellinzonese che hanno votato a favore della "grande Bellinzona" e della Riviera in fase aggregativa, vede di nuovo il Movimento di via Monte Boglia rafforzarsi in diversi comuni del Ticino, sia a livello di numero di municipali eletti sia a livello di schede di lista votate.

Mentre a Lugano la Lega è riuscita a mantenere il primato, le ambizioni a Chiasso e a Mendrisio sono state disattese.

A Pantani non riesce l'impresa -  Roberta Pantani, distanziata di 287 voti, non è riuscita a battere Bruno Arrigoni, l'unico municipale uscente di un PLR che ha visto la partenza di suoi pezzi da 90, il vice sindaco Stefano Camponovo ed il sindaco Moreno Colombo ed una perdita di consensi che ha premiato il PPD, che ritorna nell'esecutivo chiassese, dopo quattro anni all'opposizione, con Davide Lurati, presidente del Football Club Chiasso. Ed è proprio la ex moglie dell'ex sindaco, Sonia Colombo Regazzoni, ad aver conquistato lo scranno di municipale, riuscendo a battere per un centinaio di voti Luca Bacciarini, volto nuovo della politica chiassese e quarto candidato più votato. Nell'incontro di domani sera tra i cosiddetti "colonnelli" della Lega, che si terrà nel quartiere generale di Molino Nuovo, Pantani e la Lega decideranno sul da farsi. La decisione sarà presa sulla base dei risultati del Consiglio comunale, che arriveranno nel corso della giornata di lunedì.

Raddoppio mancato a Mendrisio - A Mendrisio la Lega dei Ticinesi ha accarezzato il sogno del raddoppio in Municipio fino all'ultimo. L'exploit non è riuscito, nonostante l'ottimo risultato in termini di lista. Con un balzo dell'8,6%, ha raggiunto il 20,1% dei voti, ma non è bastato. A Massimiliano Robbiani, che ha lasciato il suo posto in Municipio a Daniele Caverzasio, non sono rimaste che l'amarezza e le lacrime dei suoi sostenitori.
Il PPD e GG è riuscito a mantenere il suo dominio con l'entrata di Marco Romano al posto di Matteo Rossi, mentre nel PLR è degna di nota l'elezione del deputato in Gran Consiglio Samuele Cavadini, che prende il posto di Rolando Peternier.

A Locarno lo status quo - A Locarno è stato il PLR a confermare la propria forza, migliorando addirittura il risultato di quattro anni fa. La Lega ha mantenuto il proprio seggio in Municipio. Lo scranno leghista è però passato da Silvano Bergonzoli a Bruno Buzzini. La ripartizione delle poltrone è stata riconfermata con la brillante vittoria di Alain Scherrer che, con ben 4.254 voti, è il sindaco di quindicina.

La sinistra - Per quanto riguarda la Sinistra queste elezioni comunali confermano la generale erosione di voti. Igor Righini è ottimista e vede il bicchiere mezzo pieno. Infatti, nella sua intervista alla Rsi, ha parlato di un PS che mantiene i seggi negli esecutivi e di un aumento dei voti a Lugano, dove Cristina Zanini-Barzaghi ha vinto il derby interno al PS con Jacques Ducry.

Il PPD - Il PPD può ritenersi soddisfatto di un risultato che, nonostante sia stato al di fuori (e non è la prima volta) dai riflettori mediatici tutti puntati sul confronto Lega-PLR, lo vede tornare a Chiasso e a mantenere le proprie roccaforti, in particolare a Mendrisio.

Le donne sempre meno rappresentate nelle grandi città - Come ultima osservazione riguarda la diminuzione del numero di donne nei municipi nei maggiori centri urbani ticinesi. Un risultato che segue già quanto successo a livello cantonale, dove il Governo non ha più rappresentanti del gentil sesso.

A Chiasso Roberta Pantani non è riuscita ad imporsi su Bruno Arrigoni e difficilmente conquisterà, a parte miracoli, lo scranno di sindaco. Per quanto riguarda l'alleanza US-Verdi, inoltre è da segnalare l'uscita di scena a Chiasso di Patrizia Pintus, sostituita da Davide Dosi.

A Locarno, con le dimissioni di Carla Speziali, il collega di partito Alain Scherrer ha ereditato la carica di sindaco, riuscendo a confermare la propria popolarità nel voto di domenica 10 aprile.

A Lugano Giovanna Masoni, concluso il suo impegno in Municipio, è stata sostituita da Roberto Badaracco, che ha voluto ringraziare pubblicamente gli elettori luganesi con un comunicato pubblicato sul suo sito personale.

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COMMENTI
 

GI 8 anni fa su tio
Poco importa se di centro, destra o sinistra.....importante è che lavorino a favore dei loro cittadini, favorendone il buon vivere !

limortaccivostri 8 anni fa su tio
Gli scontenti e quelli che vogliono cambiare le cose votano lega. Che poi non ci sia un mezzo progetto a medio-lungo termine, che il progrmma è fatto da tante critiche e poche proposte concrete, che le liste ai comuni siano fatte da poche persone poco qualificate, che il mattino della domenica racconti bugie belle e buone...questi sono dettagli che al tifoso leghista non interessa (si perché la lega ha i tifosi non gli elettori).

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
Aha aha aha, i primi risultati li abbiamo visti nel dipartimento del ParaNorman... Innalzamento della intelligenza dei polotti, raid polizeschi sugli alpi e capanne alpine, radar a tutto spiano...

Meno 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
Diciamo che Zali sta creando più problemi che soluzioni, spero con tutto il cuore (per bene del Ticino) che Zali non rappresenti la "lega che fa il bene dei ticinesi", sennò c'è da mettersi le mani nei capelli....

limortaccivostri 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
MIM, un partito che sa fare le cose non ha bisogno della maggioranza assoluta. Non ce l'avete voi come non ce l'ha avuta nessuno negli ultimi 50 anni. La lega è un partito che non dialoga, senza rispetto per gli avversari, che fa continuamente opposizione essendo al contempo tutti i vertici del potere. Quello a cui auspichi tu mi ricorda piuttosto un sistema totalitario o alla tanto vituperata dittatura del proletariato di cui parlavano i tanto odiati $inistroidi. Parliamoci chiaro, la Lega ha i voti, gli mancano le idee e le persone per saperli gestire.

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Ognuno vede quello che più gli aggrada, ovvio che tu vedi solo le stupidate ;-)

lo spiaggiato 8 anni fa su tio
Risposta a MIM
Io le vedo, il dipartimento del legaiolo le fa... :-)

MIM 8 anni fa su tio
Risposta a lo spiaggiato
Vedi ciò che ti va... non ti biasimo, ognuno ha la vista che si merita :-)

MIM 8 anni fa su tio
Quanti commenti... molti senza parole o meglio molti infelici eh eh eh

Danny50 8 anni fa su tio
Ma allira a Mendrisio e a Chiasso meritano frontalieri e padroncini, tollerati e anche spinsorizzati di chi sono stati eletti. adesso smettetela di piagnucolare e accettate di essere provincia del nord italia.

Benji78 8 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Mendrisio e Chiasso vivono grazie ai frontalieri (a dire il vero non solo Mendrisio e Chiasso). Fanno campagna acquisti di aziende italiane che mettono radici in Ticino solo perché possono assumere frontalieri e avere un trattamenti privilegiato. Come possono votare lega? Effettivamente sarebbe l'ora che la finissero di lamentarsi del traffico, inquinamento ecc. La botte piena e la moglie ubriaca non si possono avere

Danny50 8 anni fa su tio
Risposta a Benji78
Ma non e' che queste aziende girano semplicemente i soldi, non portando altro che traffico e inqinamento ? poche sono a valore aggiunto e poche creano lavoro per i residenti. Queste poche tra altro sono benvenute, anche da UDC e Lega.

Benji78 8 anni fa su tio
Risposta a Danny50
Evidentemente una qualche entrata ai vari municipi e al cantone la garantiscono. Purtroppo aziende ad alto valore aggiunto sono rare e è difficile accaparrarsele. Bisognerebbe capire se queste aziende sono necessarie per la vita del nostro cantone. Se si, dovremmo smettere di lamentarci e dovremmo cominciare ad accettare il frontalierato come parte integrante di questo modello di "sviluppo" creato da noi (non dall'Italia o da qualcun altro), se no, dovremmo cominciare a rivedere qualcosina.

vulpus 8 anni fa su tio
Risposta a Benji78
Ma nooo, ma sul serio? Da quanto tempo razzolano nel pollaio, continuando a sfetecchiare a destra e a manca, senza proporre qualcosa di serio, ma solo denunce generalizzate . Quando si va sulla sostanza , però i politici si accorgono solo dopo dei danni che creano ( per esempio la denuncia degli accordi sui frontaliers) Ma non è finita. Vedremo a breve la gabola del famoso albo degli atigiani. Come al solito han pensato di bloccare le ditte estere, ma non si sono resi conto che anche le nostre aziende, sopratutto quelle piccole dovranno sborsare migliaia di franche per farsi riconoscere la loro arte, già certificata dal certificato di capacità professionale federale. Senza dimenticare poi le ditte che arrivano dalla Svizzera interna. Bisogna maturare in queste cose. Se si vuole colpire qualcuno bisogna colpire i committenti .
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