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CANTONEAggregazione del Bellinzonese, "niente coatte"

12.11.15 - 11:26
Aggregazione del Bellinzonese, "niente coatte"

BELLINZONA - Procede il progetto di aggregazione del Bellinzonese. I sindaci dei tredici Comuni che il 18 ottobre scorso hanno votato a favore si sono riuniti a Giubiasco per definire le modalità di
implementazione del nuovo Comune che vedrà la luce nel 2017.

Il risultato elettorale viene giudicato "molto positivo": il nuovo Comune presenterebbe un territorio compatto e coeso e non a macchia di leopardo (i Comuni che hanno votato contro l'aggregazione si trovano infatti ai bordi della nuova unità territoriale). "Anche i dati finanziari – in base alle prime verifiche – confermano, a mente della Conferenza, la solidità del nuovo ente e la coerenza con il progetto originale".
Il gettito supererebbe comunque i 100 milioni di franchi, mentre i Comuni non aderenti, con l’eccezione di S. Antonino, risultano in ogni caso largamente tributari del contributo di livellamento. 

La Conferenza, "in considerazione dello spirito e dei valori che hanno contraddistinto fin dall’inizio il presente processo aggregativo", chiede al Cantone di evitare aggregazioni coatte. "Allo stesso tempo si distanzia dalla presa di posizione di ATAC (che minaccia ricorsi e esige il rifacimento della votazione), in quanto contraddittoria, distante dalla realtà locale, e soprattutto assai poco rispettosa dei principi democratici e della volontà molto chiara espressa dalla popolazione del Bellinzonese".

La Direzione politica e l’organizzazione del progetto aggregativo saranno assicurati dal gremio dei 13 sindaci, assistiti dai rispettivi segretari comunali e con il concorso di consulenti esterni. Le riunioni avranno cadenza mensile, e si prenderanno le decisioni utili per pianificare l'avanzamento dei lavori. Accanto alla Direzione politica verrà costituito un gremio più ristretto con il compito di coordinare i lavori e preparare le riunioni della Direzione politica. Gruppi di lavoro si occuperanno di temi specifici. Il lavoro dovrebbe svolgersi in due fasi: la prima dovrebbe concludersi a metà 2016, e saranno concretizzate le linee guida del nuovo Comune; nella seconda fase (che terminerà nel 2017 con l’entrata in funzione del nuovo Comune) si entrerà più nei dettagli dei singoli temi. "L’obiettivo è di permettere agli organi istituzionali del nuovo Comune di poter essere operativi nel più breve tempo possibile".

A breve, infine, verrà sollecitato un incontro con il Consiglio di Stato per definire le modalità di prosieguo dell’iter di attuazione del nuovo Comune, che dovrà sfociare in un messaggio all’indirizzo del Gran Consiglio. "La Direzione politica dei 13 sindaci auspica che il sostegno del Cantone continui ad essere confacente alle ambizioni del Progetto che, seppur con 13 Comuni su 17, rientra nelle linee indicate dal Piano cantonale delle aggregazioni e permette di rilanciare il Bellinzonese da una prospettiva socio-economica, a vantaggio dell’intero Cantone".

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