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BELLINZONA - Le recenti dichiarazioni di Norman Gobbi rilasciate in un'intervista alla Neue Zurcher Zeitung di interrompere le trattative con l’Italia, sta facendo discutere. La notizia è rimbalzata ieri sui media on line, e oggi campeggia in prima pagina sui quotidiani ticinesi.
Se ne discute anche a livello politico tra applausi e indignazione. Tra i secondi c'è Natalia Ferrara Micocci che oggi ha inoltrato un'interrogazione al Governo ticinese, ricordando che il Consigliere di Stato, non è nuovo a questo tipo di uscite con interventi "su temi di interesse pubblico e con posizioni del tutto personali che non sarebbero condivise dal Governo".
Lo scorso giugno Norman Gobbi - ricorda Natalia Ferrara Micocci nel suo atto parlamentare - parlando di emigrazione aveva espresso la volontà di chiudere le frontiere. Poi c'era stato l'episodio di agosto, quando durante la giornata degli Ambasciatori fece un discorso e parlando di emigrazione arrivò a evocare la coesione nazionale. Infine l'intervento di Gobbi di ieri alla NZZ. "Il Presidente del Governo ticinese - scrive Ferrara Micocci - assume ancora una volta posizioni che non sembrano – per fortuna – condivise dagli altri Ministri, tanto da essere stata richiesta una seduta urgente per affrontare il tema".
Da qui l'esigenza di chiedere un minimo di chiarezza al Governo, come quella ad esempio di sapere se condivide tali affermazioni del Consigliere di Stato, o se Gobbi non abbia oltrepassato "il limite della sua libertà di espressione personale per rapporto alla sua funzione istituzionale, ritenuto che è intervenuto pubblicamente in qualità di Presidente del Governo". Inoltre si chiede se "le dichiarazioni del Ministro Gobbi hanno causato reazioni, anche formali, da parte delle competenti Autorità federali, e, se sì, quali".
