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CANTONEAnche i ministri dovranno pagarsi la pensione

23.02.15 - 17:29
Il parlamento cantonale ha votato all'unanimità la mozione che chiede la fine dell'esenzione dal versamento dei contributi pensionistici per i componenti del Governo cantonale
Anche i ministri dovranno pagarsi la pensione
Il parlamento cantonale ha votato all'unanimità la mozione che chiede la fine dell'esenzione dal versamento dei contributi pensionistici per i componenti del Governo cantonale

BELLINZONA - Nella prima giornata di Gran Consiglio ha destato particolare interesse il dibattito su un tema di cui si discute ormai da anni: l'esenzione dal versamento dei contribuiti pensionistici di cui beneficiano i Consiglieri di Stato del Canton Ticino.

Il Parlamento cantonale si è espresso sulla richiesta contenuta nella mozione del 6 novembre del 2012 presentata dai gruppi PS, PLR, PPD, Verdi, e Area Liberale, di assoggettare i Consiglieri di Stato alla Cassa pensione dei dipendenti dello Stato. La mozione chiede di dare mandato a un perito tecnico neutrale esterno per definire a livello tecnico un quadro normativo generale che tenga conto dei diritti acquisiti per permettere la creazione di un fondo provvisorio, nel quale i Consiglieri di Stato eletti il prossimo 19 aprile, saranno chiamati a finanziare. Gli ex Consiglieri di Stato, attualmente, percepiscono la pensione direttamente dallo Stato senza essere chiamati a versare contributi.

Tutti i partiti rappresentati in Gran Consiglio hanno condiviso la necessità di porre fine a ciò che il gran consigliere Marco Chiesa (UDC) ha definito "uno schiaffo alla popolazione attiva", sancendo così la fine di un "privilegio", un principio concepito originariamente in modo tale da tutelare finanziariamente i Consiglieri di Stato.

La mozione approvata all'unanimità (73 i votanti) chiede che i cinque componenti del Governo cantonale siano assoggettati al pagamento dei contributi destinati al fondo pensione e alla Cassa pensione come tutti gli altri dipendenti pubblici. Un Consigliere di Stato percepisce, dopo 15 anni di servizio, la pensione massima anche se non ha raggiunto i 65 anni. Una cifra che ammonterebbe a circa 10mila franchi al mese. 

Il presidente del Consiglio di Stato ha assicurato la massima collaborazione dell'Esecutivo per la ricerca di una soluzione utile e condivisa.

Dopo la nomina dei 9 giudici supplenti del Tribunale di appello, il Gran Consiglio, riunito oggi in seduta, ha votato, inoltre, per la seconda volta, la legge sull'aggiornamento dei docenti del 19 giugno 1990. Nel dibattito in formato ridotto è stata approvata la normativa che introduce il principio della "formazione continua", e regola l'aiuto allo studio, nel rispetto del principio dell'appoggio alle classi meno abbienti, è stata approvata lunedì a larga maggioranza.

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