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Le motivazioni che hanno spinto il deputato PPD a non ricandidarsi
BELLINZONA - Carlo Luigi Caimi rinuncia a candidarsi per una quarta legislatura quale deputato PPD al Gran Consiglio ticinese. "Dopo quasi dodici anni di impegno ricchi di soddisfazione - si legge nella nota diramata mercoledì sera dallo stesso gran consigliere - ho deciso di rinunciare a sollecitare la candidatura per una quarta legislatura quale deputato PPD al Gran Consiglio ticinese. A partire dall'aprile del 2015 mi attenderanno nuove sfide personali e professionali".
Nel ringraziare il suo partito, il PPD e i suoi colleghi in Parlamento, il deputato ha ripercorso i punti salienti del suo impegno politico in parlamento, della sua partecipazione a diverse commissioni, in particolari quelle delle aggregazioni comunali, della Pianificazione Ospedaliera, della revisione della Legge sull'esercizio delle professioni di fiduciario, della pianificazione dell'assistenza e cura a domicilio 2006-2009.
"Ho avuto anche la soddisfazione di veder concretata per la prima volta quest’anno due modifiche legislative da me proposte: l’anticipo al 30 settembre di ogni anno della presentazione del Preventivo dello Stato e la modifica della Legge sull’organizzazione giudiziaria che ha portato a 27 il numero dei Giudici supplenti del Tribunale d’appello.
La scelta del Distretto PPD di Lugano del novembre 2013, da me non condivisa, di introdurre tre circondari elettorali non è estranea alla mia decisione: la Città di Lugano avrà infatti, a partire dal 2015, al massimo due rappresentanti PPD in Gran Consiglio (oggi sono cinque)".
