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BELLINZONAComitato cantonale USS, inizia l'era Pestoni

05.09.14 - 11:50
Nuove proposte per tutelare i lavoratori ticinesi, "sempre più in balia di un mondo del lavoro cinico e miope"
Comitato cantonale USS, inizia l'era Pestoni
Nuove proposte per tutelare i lavoratori ticinesi, "sempre più in balia di un mondo del lavoro cinico e miope"

BELLINZONA - Si è tenuto ieri, giovedì 4 settembre, il primo comitato cantonale dell'Unione Sindacale Svizzera (USS) dopo il passaggio di presidenza da Saverio Lurati a Graziano Pestoni.

Durante la riunione, oltre alle nomine dei vice-presidenti Enrico Borelli (UNIA) e Françoise Gehring (SEV), si sono discusse proposte e piste di studio per creare nuove sinergie tra la federazione "e soprattutto con i lavoratori ticinesi, sempre più in balia di un mondo del lavoro cinico e miope".

Sono stati istituiti due gruppi di lavoro: uno incaricato di sondare le possibili comunicazioni e sinergie all'interno del mondo sindacale ticinese, l'altro di raccogliere testimonianze sull'evoluzione del mondo del lavoro.

Lo scopo di tutti è di "trovare la giusta via per migliorare le condizioni di lavoro e le opportunità professionali dei ticinesi, in un momento in cui la dignità del lavoro è schiacciata dall'urgenza e l'avidità dei guadagni".

Sono state create delle commissioni interne. "Una commissione intergenerazionale - si legge nella nota - si pone la sfida di mettere in comunicazione giovani e meno giovani, convinti che una miglior conoscenza delle problematiche crei una solidarietà e una unione di intenti a beneficio di tutti. La commissione migrazione, da parte sua, intende affrontare la complessa problematica della nostra società, sempre più confrontata con culture diverse e individuare risposte atte ad assicurare una convivenza civile tra tutti".

In preparazione infine una serie di corsi e seminari aperti a tutti e focalizzati su temi di attualità politica, economica e professionale, nonché sulla ricca storia del movimento sindacale.

Il comitato ha pure deciso di indire incontri con l’Organizzazione cristiano sociale ticinese "per confrontare le rispettive politiche sindacali e ricercare, laddove fosse possibile, un’unità di intenti per affrontare le numerose problematiche del mondo del lavoro. Incontri sono pure previsti con il Consiglio di Stato e con le Associazioni padronali".

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