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LUGANO"Non ci rappresentate, vergogna"

18.08.14 - 16:15
Bocche imbavagliate e slogan "Ticino=disoccupazione". Ecco come sono stati accolti i 7 Consiglieri federali
Foto Tio
"Non ci rappresentate, vergogna"
Bocche imbavagliate e slogan "Ticino=disoccupazione". Ecco come sono stati accolti i 7 Consiglieri federali

LUGANO - Cameramen, giornalisti, politici, e tanta gente si sono recati oggi pomeriggio nel ristretto patio del Municipio di Lugano dove sono arrivati i sette Consiglieri federali per incontrare i ticinesi e rispondere alle loro domande. Non sono mancati - come era prevedibile - segnali di malcontento da parte della popolazione. Diversi cittadini hanno evidenziato il problema della disoccupazione e con la bocca imbavagliata si sono presentati con cartelli con su scritto "Ticino=disoccupazione, 18.000 ticinesi senza lavoro". Più diretti altri cartelli che recavano la scritta Non ci rappresentate vergogna".

16.48: Prende la parola Didier Burkhalter che ringrazia per la presenza e dell'accoglienza nonostante le critiche incontrate: "È in Ticino che batte il cuore del Paese. Un luogo di incontro di lingue e culture, oggetto di ammirazione nel mondo e anima del Paese. Il sole brilla nel cielo e nei nostri cuori oggi". "Vorrei trasmettervi tre messaggi a nome del Consiglio federale. Prima di tutto il messaggio di ringraziamento. Grazie per tutto quello che il Ticino ha portato alla Svizzera. Il suo fascino, bellezza, tradizione, laghi, vigne, montagne". Il pubblico applaude. "Fra tutta questa ricchezza, naturale economica e sociale, la svizzera non sarebbe completa". Il secondo messaggio è che sappiamo che vi sono dei problemi, soprattutto per quanto riguarda il lavoro. Non saremo sempre d'accordo, ma troveremo un'intesa. Abbiamo problemi di vicinato con l'Italia, ma abbiamo rafforzato il dialogo. Dobbiamo affrontare insieme le sfide in modo pragmatico e amichevole". "Intendiamo risolvere le questioni fiscali ed economiche aperte con l'italia. Non tutto è facile e procede come vorremmo, ma vogliamo raccogliere le sfide. Il terzo messaggio è lavorare insieme. Il Ticino non è dimenticato e non è nemmeno lontano da Berna. Il consiglio federale pensa a voi e alle sfide nell'interesse globale del paese. Dal 2016 il Ticino sarà ancora più vicino grazie al tunnel ferroviario più lungo del mondo. Lavoriamo insieme per trasformare le sfide in opportunità, rafforzando le relazioni con i nostri vicini. Curiamo le nostre relazioni con il mondo anche in occasione dell'Expo 2015 di Milano".

16.42 Appena la parola è stata ceduta al presidente del Consiglio di Stato del canton Ticino, Manuele Bertoli, si è alzato un coro di fischi da parte dei presenti. "Non voglio dimenticare quanto sia stata pronta la capacità del Governo federale di organizzare qui l'incontro degli ambasciatori che solitamente si tiene a Berna. Questa presenza oggi ha un'importanza molto forte a livello simbolico. Abbiamo relazioni solidissime con la parte germanofano della Svizzera, ma anche a sud. I ponti creano relazioni, conoscenza e incontro. Sono luoghi dove è tipico incontrarsi e bisogna tener conto delle specificità di ognuno. Le persone qui oggi si occupano di relazioni. Devono uscire dai loro confini per raggiungere un buon compromesso".

16.36: prende la parola Marco Borradori che dà il benvenuto e ringrazia i ticinesi per la folta affluenza di pubblico. "La presenza del Consiglio efderale è un evento straordinario, un segnale di vicinanaza al cantone, che apprezziamo davvero molto. Questo non dovrebbe essere un evento isolato. Deve avere una continuità. Il ticino soffre la non vicinanza dai centri politici. Spesso non ci sentiamo compresi. Tuttavia non vogliamo abbassare la guardia. Ci sentiamo parte di questo paese che è la Svizzera. Chiediamo, ma vogliamo anche dare. Oggi vogliamo dare. Ma senza il resto della Svizzera non ce la possiamo fare. Questa mattina il Presidente Burkhalter ha detto che il nostro cantone riveste un ruolo importante per la coesione nazionale. Chiediamo di essere coinvolti nella risoluzione dei problemi. Il rischio altrimenti è che l'incontro di oggi resti una sorta di sipario e credo che nessuno di noi lo voglia. Qui ci sono tutte persone che si impegnano molto per far capire le peculiarità di questo cantone straordinario, ma qualche volta isolato".

 

 

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