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LUGANODentisti dall’Italia? "Tendono a voler effettuare un intervento a tutti i costi"

06.05.14 - 07:21
A una donna del Luganese è stato curato un dente sano: "L’ha danneggiato"
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Dentisti dall’Italia? "Tendono a voler effettuare un intervento a tutti i costi"
A una donna del Luganese è stato curato un dente sano: "L’ha danneggiato"

LUGANO - Dentisti provenienti dalla vicina Italia cercano di accaparrarsi a tutti i costi pazienti in territorio ticinese? È un’esperienza che ha di recente vissuto, sui suoi denti, una donna residente nel Luganese. “Dopo essermi trasferita, mi ero recata da una nuova igienista per far eseguire una pulizia assieme a un controllo di routine – ci racconta – e dopo due giorni sono stata contattata d’urgenza dal medico dentista: a suo dire bisognava intervenire al più presto su un vecchio stucco, poiché il dente era in fase avanzata di necrosi”. Per la donna si trattava di una diagnosi inaspettata, in quanto non sentiva nessun dolore. Ma intimorita ha comunque deciso di sottoporsi all’operazione dentistica. Il lavoro è però stato eseguito in maniera approssimativa e pochi giorni dopo la paziente ha nuovamente dovuto contattare il dentista. “Nello studio era introvabile, nessuno mi voleva dire dove si trovasse e come lo potessi contattare” ci dice. Finché è poi emerso che lavorava in Ticino soltanto un giorno a settimana, per il resto del tempo era invece attivo nel Comasco. “Sono finalmente riuscita a contattarlo per posta elettronica e lui m’ha pregato di andare da un suo collega”. Quest’ultimo, come ci racconta, ha ulteriormente peggiorato la situazione. A quel punto la donna si è rivolta al suo precedente dentista, che ha sistemato il tutto. Ma le ha anche detto che non era necessario nessun intervento.

Per lei la vicenda ha quindi avuto un lieto fine. Nella nostra regione non si tratta, però, di un caso unico. Ce lo conferma il dottor Leonardo Meier, presidente della Società ticinese dei medici dentisti (Stmd): “Notiamo che spesso si presentano problemi con quei dentisti che lavorano al di qua e al di là del confine: tendono a tenersi stretti i pazienti, volendo effettuare subito e a tutti i costi un intervento. Pure agendo sulle loro paure”. E ci sono anche medici che sono attivi in Svizzera per soli novanta giorni, come previsto dalla libera circolazione. “Poi cessano l’attività e se ne perdono le tracce” afferma Meier. Un fenomeno, quest’ultimo, che è sentito soprattutto oltre San Gottardo. “In studi molto grandi si ha un ricambio incredibile di dentisti”. È vero, il mercato è libero “ma in ambito sanitario bisogna tenere gli occhi ben aperti” aggiunge.

Come bisogna allora comportarsi in un caso come quello descritto dalla nostra interlocutrice? “Se un dentista è membro della Società svizzera odontoiatri – spiega – è possibile rivolgersi alla Commissione arbitrale che gratuitamente analizza la questione”. Ma l’iscrizione all’associazione non è obbligatoria e, nel caso che il medico non ne sia membro, si può agire soltanto per vie civili.

Il presidente della Stmd sottolinea, infine, l’importanza del dentista di famiglia, che segue regolarmente il paziente: “È una figura con cui si instaura un rapporto di fiducia”.

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