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LUMINOCaso Lumino's, il CdS: "Barra si è consultato con Gobbi"

16.10.13 - 16:00
Ciò, però, sarebbe avvenuto solo in un secondo momento, quando l'inchiesta di polizia era già in corso
Ti-Press (archivio)
Caso Lumino's, il CdS: "Barra si è consultato con Gobbi"
Ciò, però, sarebbe avvenuto solo in un secondo momento, quando l'inchiesta di polizia era già in corso

BELLINZONA - La "situazione istituzionale molto grave", cioè il caso Lumino's, che vede coinvolto il Direttore del DT Michele Barra, per il Consiglio di Stato non può essere definita tale in quanto ancora "oggetto di un procedimento penale".

 

Ai quesiti posti da Pelin Kandemir Bordoli in un'interrogazione il Consiglio di Stato risponde che sull'argomento l'Esecutivo ha "avviato un'inchiesta disciplinare, preso atto dei primi accertamenti svolti internamente al Dipartimento competente, nonché della richiesta di un chiarimento da parte dell'interessato della sua situazione e posizione".

 

Il Consiglio di Stato, in ogni caso, garantisce di aver pure provveduto a trasmettere al Ministero pubblico, per verifica e valutazione nell'ambito del procedimento penale in corso, lo scritto del Direttore del Dipartimento del territorio sull'ipotesi di regolamentare l'ubicazione di locali a luci rosse fuori dalla zona edificabile.

 

"Il Consiglio di Stato - si legge nella nota -, ha semplicemente preso atto della documentazione citata, riservandosi di eventualmente approfondire giuridicamente questa ipotesi prima di procedere a qualsivoglia discussione, così come richiesto dal Direttore del Dipartimento delle istituzioni". "In questo contesto - prosegue -, si ritiene opportuno precisare che ovviamente l'esigenza di richiedere un cambiamento di destinazione di edifici a vocazione commerciale, situati fuori zona edificabile, in postriboli, interessa più luoghi sul territorio cantonale e non trattasi quindi di una peculiarità del Lumino's".

 

In merito a quanto dichiarato da Barra, e ciò di essersi consultato dopo aver incontrato il direttore del postribolo, il Consiglio di Stato prosegue: "Michele Barra ha conferito sulla questione con il collega Norman Gobbi. Ciò è avvenuto tuttavia solo in un secondo momento, allorquando un'inchiesta di polizia era già in corso. Il direttore del Dipartimento delle istituzioni si è limitato a prendere atto indicandogli di valutare attentamente il contesto e la situazione.

 

"Simile atteggiamento - spiega il CdS - si imponeva poiché Gobbi era stato ricusato da parte del legale delle società facenti capo al locale di Lumino a causa di un suo semplice scritto al Municipio, con il quale legittimamente si garantiva la piena disponibilità della Polizia cantonale a intervenire nell'ambito dell'applicazione della Legge sugli esercizi alberghieri e sulla ristorazione".

 

Il Consiglio di Stato conclude ritenendo che non vi siano esigenze particolari che lo possano interessare direttamente e che siano suscettibili di ulteriore comunicazione, reputato altresì come occorra lasciare al Magistrato competente il compito di assumere i riscontri indispensabili ai fini dell'inchiesta".

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