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CANTONE"Tuteliamo i nostri giovani per precedenza nella formazione professionale"

20.09.13 - 13:39
"Tuteliamo i nostri giovani per precedenza nella formazione professionale"

BELLINZONA - I Giovani UDC invitano il Parlamento ticinese ad avvalersi del diritto d'iniziativa cantonale, inoltrando all'Assemblea federale un'iniziativa del seguente tenore: "Il Canton Ticino propone all’Assemblea federale, che la Legge federale sulla formazione professionale (LFPr) e le relative ordinanze siano modificate affinché i Cantoni abbiano la possibilità, se ritenuto necessario, di introdurre una clausola di preferenza indigena nel settore della formazione professionale di base, al fine di concedere la precedenza ai giovani residenti in Svizzera nell’accesso ai posti di Tirocinio". (in basso le motivazioni che hanno dato origine all'iniziativa).

 I giovani democentristi hanno inoltre stilato un manifesto sul mercato del lavoro e della formazione professionale denominato “Un futuro per i nostri giovani in Ticino”.  Una sorta di programma, con l’obbiettivo di "riportare equilibrio nel nostro mercato del lavoro" viene spiegato in un comunicato stampa diramato nel pomeriggio. L’adesione a questo documento, viene spiegato, è aperta a chiunque ne condivide i contenuti, siano essi esponenti politici o semplici cittadini. Gli interessati possono prendere contatto con la Segreteria cantonale dei Giovani UDC Ticino all’indirizzo mail gudc.ti@gmail.com.
 

 

Motivazioni

1. Per poter introdurre una misura simile, essendo la materia di competenza della Segreteria di Stato per la formazione, la ricerca e l’innovazione (SEFRI), è necessaria una modifica legislativa a livello federale.

2. Il fenomeno di sostituzione della manodopera indigena con forza lavoro frontaliera ha ormai superato i livelli di guardia in Ticino. Circa un terzo della forza lavoro è rappresentato da impiegati provenienti da oltre confine. Anche nel settore della formazione professionale suddetto fenomeno rischia di prender piede, con 700 apprendisti frontalieri su 9000 posti di tirocinio disponibili e la tendenza è in aumento.

3. Gli apprendisti frontalieri sono ormai presenti in tutti i settori, non solo quello dell’artigianato e quello edile, e per ogni posto assegnato a un giovane frontaliere, vi è una posizione in meno per i nostri giovani.

4. Vi è anche la tendenza da parte di aziende la cui direzione è stata assegnata a frontalieri, ad assumere esclusivamente apprendisti residenti oltre confine, senza dare alcuna possibilità ai giovani autoctoni.

5. Il progetto del Consigliere federale Johann Schneider-Ammann di dare accesso alla formazione professionale svizzera ai giovani provenienti dai paesi in crisi a sud dell’Unione europea, Italia compresa, rischia di acuire ulteriormente le summenzionate problematiche in Ticino.

6. Riteniamo che le difficoltà che i nostri giovani riscontrano nella ricerca un impiego, terminata la formazione, siano già abbastanza ardue, per questo motivo vogliamo tutelare il più possibile il loro accesso alla formazione professionale di base garantendo loro la precedenza.

7. Ciò non inficerebbe la possibilità di assumere apprendisti frontalieri, ma assunzioni di questo tipo sarebbero possibili solo quando non vi è alcun candidato residente.

 

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