Cerca e trova immobili

BELLINZONAMario Branda: "La Festa dell'uva si farà"

26.06.13 - 11:04
Nuovi organizzatori si sono presentati per organizzare un evento simile. Scontro duro tra Municipio e Comitato Bacchica
Foto d'archivio (Tipress)
Mario Branda: "La Festa dell'uva si farà"
Nuovi organizzatori si sono presentati per organizzare un evento simile. Scontro duro tra Municipio e Comitato Bacchica

BELLINZONA - "Il Municipio sta sondando diverse ipotesi per dare continuità alla Festa dell'uva. Possiamo comunque già ora dire che ci sono ottime premesse e possibilità che la Festa all'insegna della musica dell'allegria e della convivialità si tenga regolarmente anche quest'anno, ma con persone ed organizzazioni diverse. Nelle ore successive alla comunicazione de La Bacchica di rinunciare alla manifestazione, diversi privati e associazioni hanno manifestato interesse per organizzare la Festa dell'uva nel rispetto degli orari previsti. Probabilmente già nei prossimi giorni il Municipio potrà confermare questa ipotesi".

Le parole del sindaco di Bellinzona Mario Branda sono nette e chiare, e se da un lato evidenziano l'intenzione di garantire la realizzazione della Festa, dall'altro puntato il dito contro gli organizzatori de La Bacchica. Uno scontro a muso duro che è stato ribadito nel corso della conferenza stampa indetta oggi alle 10:00 dal Municipio di Bellinzona per spiegare meglio la propria posizione su quello che è ormai il caso "Bacchica". Il sindaco Mario Branda ha spiegato di essere pronto a confrontarsi con gli organizzatori della festa dell'uva ma ribadisce di non voler passare per il "responsabile" della mancata realizzazione della stessa. "Se dovessero ripensarci noi siamo pronti a ridiscuterne per i prossimi anni, ma non per quest'anno. Altre associazioni si stanno già organizzando. Del resto hanno a disposizione 40'000 franchi del Comune". Le associazioni sarebbero tutte già esistenti e attive nell'ambito del sociale a Bellinzona.

Branda ha ricordato che il Municipio nel 1983 ha deciso di garantire che il centro storico fosse abitabile e vivibile. "A Bellinzona nel centro storico abitano persone normali e non mi piace il tiro a piccione che si sta facendo nei confronti di questi cittadini che hanno avviato azioni sugli eventi. Al Municipio spetta ascoltare tutti". Inoltre Branda ha tenuto a precisare che le decisioni del Municipio si attengono alle norme stabilite dal Cantone e che il suo Municipio tiene al rispetto della legalità.

Il sindaco ha quindi  fatto un excursus sulla vicenda sin da quando il 26 giugno 2012 l'Adics, l'associazione degli inquilini del centro storico, presentò ricorso sulla lista degli eventi del Municipio 2012, contestando l'estensione delle manifestazioni, i limiti sonori e gli orari. Il ricorso fu accolto dal Consiglio di Stato.

Il Municipio, il 23 gennaio 2013 ha presentato la nuova lista eventi 2013 in cui gli orari della Bacchica erano già stati indicati alle 24:00 (fine concerti) e alle 00:30 ( chiusura degli spacci di bevande), ma "il comitato organizzatore non ha  presentato alcun ricorso a differenza dell'Adics, che tuttavia ha presentato rimostranze su tutti gli eventi".

Branda non ci sta quando il comitato della Bacchica ha detto che il Municipio non ha mai voluto sostenere la festa. Quindi è seguito un elenco di prestazioni dei servizi comunali a favore de La Bacchica che dal 2012 al 2007 ammontano a 155 mila franchi, a cui si aggiungono 30 mila franchi di contributi cash, oltre all'esenzione della tassa di utilizzo del suolo pubblico.

"Alla Bacchica abbiamo chiesto, come facciamo con tutti, i conti preventivi e consuntivi che ci sono stati consegnati solo negli scorsi giorni e solo dietro sollecitazione. Possiamo dire che la chiusura anticipata delle mescite non potrebbe avere conseguenze disastrose sui conti degli organizzatori. Inoltre abbiamo notato divergenze tra conti consuntivi e preventivi".

Branda è entrato nel merito degli orari, e "se questa ora e mezza supplementare (dalle 00:30 alle 2:00) è cosi determinante per le sorti della manifestazione è possibile che ci sia un problema a livello organizzativo, anche perché - continua Branda - la Sagra dell'Uva di Mendrisio ha gli stessi orari restrittivi con un giorno in meno e non ci risulta che ci siano problemi di ordine finanziario".

Il sindaco spiega che nessuna manifestazione è stata mai cancellata per via degli orari e Bellinzona non è una città morta perché "la Città di Bellinzona sostiene direttamente o indirettamente 244 eventi all'anno e in tre anni sono aumentati di 86 serate".

Sul Rabadan, Branda ha specificato che anche su questa manifestazione ci fu un ricorso ma in quella occasione il Consiglio di Stato diede una deroga speciale: "Se fate un elenco degli eventi, il Rabadan è davvero uno dei pochi ad avere queste deroghe". Infine sulle polemiche giunte da Martignoni, una sola battuta: "Fanno parte del gioco politico".

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE