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BISSONEIncidente di venerdì, "si è agito a regola d'arte"

17.06.13 - 16:15
Il coordinatore del garage di servizio intervenuto venerdì a Bissone difende l'operato dei suoi uomini dalle critiche. Sulle code accusa: "E' pazzesco vedere che tutti rallentano per fare foto e video"
Foto Rescue Media
Incidente di venerdì, "si è agito a regola d'arte"
Il coordinatore del garage di servizio intervenuto venerdì a Bissone difende l'operato dei suoi uomini dalle critiche. Sulle code accusa: "E' pazzesco vedere che tutti rallentano per fare foto e video"

BISSONE - Il garage di servizio non vuole essere messo sul banco degli imputati del caos viario seguito all'incidente, venerdì pomeriggio, sull'A2 a Bissone. Protagonista com'è noto un mezzo pesante che ha divelto un pezzo di guardrail ed ha terminato la sua corsa nella corsia di contromano. Sentitisi chiamati in causa, gli uomini intervenuti ci hanno contattato per spiegare com'è andata quella lunga giornata, conclusasi per loro solo alle 1.30 di notte.

 

"Ogni caso ha la sua storia" - In primo luogo è necessaria una premessa, chiarisce Alessio Dalla Valle, che ha coordinato l'intervento del Soccorso stradale. Non è possibile generalizzare: ogni intervento ha una storia a sé. Quello di venerdì non è stato dei più semplici. "E' stato un intervento molto difficile e complicato" aggiunge Dalla Valle, che indica la precisa tempistica d'intervento. La chiamata alla carrozzeria di servizio è giunta alle 15.32, quindi circa mezz'ora dopo l'incidente. Questo non deve lasciare meravigliati: esiste una specifica scaletta di priorità, che vede l'ambulanza e i pompieri al primo posto, insieme ovviamente alla Polizia. Solo dopo è la volta del recupero dei mezzi incidentati e della pulizia della sede stradale.

 

Lamone-Bissone: quasi un'ora - Ricevuta la chiamata, i veicoli sono partiti da Lamone e hanno raggiunto il luogo dell'incidente alle 16.27. Quindi un'ora e mezza circa dopo l'incidente, e quasi un'ora dopo essere stati allarmati. Della Valle spiega: "E' stato difficilissimo farsi largo tra i veicoli incolonnati in autostrada. Nonostante procedessimo dietro una vettura della Polizia con la sirena, abbiamo incontrato grandi difficoltà". In un caso lui stesso è dovuto scendere dal furgone che guidava per far spostare un automobilista che non permetteva il passaggio del grosso mezzo di soccorso che interviene in caso di incidente con un camion. "Quando si sentono le sirene, bisogna fare una cosa sola: spostarsi. E basta" aggiunge, ancora abbastanza risentito, Dalla Valle.

 

Il garage di servizio ha dovuto quindi percorrere i circa 18 chilometri tra Lamone e Bissone destreggiandosi nel traffico congestionato nell'A2. Non è possibile in questi casi, per i mezzi di soccorso, utilizzare percorsi alternativi ed entrare in autostrada da varchi speciali ad essi riservati? Magari gli stessi cancelli di emergenza attraverso i quali sono state fatte uscire centinaia di auto? "Queste sono cose che non dipendono da noi, ma che vengono decise dalla Polizia", specifica il nostro interlocutore. Che aggiunge che, per arrivare vicino al camion ha dovuto percorrere un tratto di autostrada contromano, approfittando della momentanea chiusura al traffico.

 

"Scena delicata" - La scena dell'incidente ha richiesto poi un intervento lungo e complesso, da coordinare con i vari attori in gioco. "Abbiamo dovuto capire come agire" indica Dalla Valle. "I Pompieri si sono trovati di fronte la perdita di nafta sulla sede stradale, e l'inquinamento del Ceresio. Quindi hanno dovuto agire su due fronti. Per questo motivo abbiamo collaborato con i Pompieri a smontare il guardrail, anche se si tratta di una circostanza che non ci compete". Un'operazione che non è stato possibile eseguire rapidamente. "Con tutta quella nafta" precisa Dalla Valle, "si è dovuto rinunciare ad usare il flessibile. Il rischio di provocare un incendio era troppo alto. Quindi ci si è trovati costretti a sbullonarlo, e si è perso altro tempo".

 

Com'è detto, l'intervento del garage di servizio si è concluso solo alle 1.30 di sabato. Il tir incidentato è stato trasportato presso il parcheggio dei camion sequestrati di Lamone, e i mezzi di soccorso sono stati approntati per un'eventuale, nuova emergenza. Dalla Valle e la sua squadra non ritengono di avere nulla da rimproverarsi: "Il nostro intervento, in collaborazione con i Pompieri, è stato fatto a regola d'arte e nei tempi minimi consentiti dalla gravità dell'episodio".

 

Chi filma e fotografa gli incidenti... - A fare scalpore, più che l'incidente in sé, sono stati i conseguenti disagi alla circolazione. Dalla Valle ha identificato un colpevole: "E' pazzesco vedere in quanti rallentavano per fotografare o filmare la scena dell'incidente. Anche camionisti. E' una cosa assurda". In ciò sta a suo dire la spiegazione del traffico verso sud: "Basta fare due conti: la corsia B (quella diretta verso sud, ndr) è stata chiusa mezz'ora. Risultato: qualcosa come dieci chilometri di coda. Sulla corsia A, che è stata riaperta alle 19.30, i chilometri sono stati otto. Vorrà dire qualcosa, no?" Stessa considerazione era stata fatta dalla Polizia cantonale, che per bocca del tenente Athos Solcà ha puntato il dito sulla "pessima abitudine di rallentare per vedere un incidente".

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