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CANTONE"Nell'industria ticinese paghe da 1.800 franchi lordi"

26.10.12 - 10:42
Dura critica di Unia nei confronti di Aiti
Foto d'archivio (Keystone)
"Nell'industria ticinese paghe da 1.800 franchi lordi"
Dura critica di Unia nei confronti di Aiti

BELLINZONA - Non hanno lasciato indifferenti le parole di Stefano Modenini per contrastare l'introduzione di un salario minimo di 3000 franchi nel settore industriale a margine dell'incontro di mercoledì con il Consiglio di Stato.

Modenini ha dichiarato che un salario minimo di 3000 franchi avrebbe come conseguenza quella di rendere ancora più interessante il mcercato del lavoro ai frontalieri a scapito dei residenti che già percepiscono questo livello salariale.

Unia stigmatizza le affermazioni di AITI che "dimostrano da un lato la totale mancanza di senso di responsabilità verso il personale che chiede unicamente di poter vivere con il frutto del proprio lavoro, e dall’altro l’evidente contrasto con la realtà".

Unia ricorda che dai rilevamenti effettuati dall'ispettorato del lavoro risulta la presenza ampia di dumping salariale. In Ticino vi sono conteggi paga di salari lordi di 1.800, 2.100 oppure 2.500 franchi. Inoltre è dimostrabile che la sostituzione sistematica di manodopera residente con manodopera estera a livelli retributivi più bassi, effettuata da aziende che fanno capo ad Aiti.

Ragioni queste che hnno portato la Commissione tripartita di chiedere al Consiglio di Stato un CNL nei settori dell'elettronica ed ottica e della fabbricazione di computer.

Unia si dice sorpresa dall'atteggiamento di AITI, che preferisce "anteporre la difesa di aziende che fanno dei salari bassi la loro ragione di esistenza e profitto e che contribuiscono ad aumentare il livello di disoccupazione cantonale, piuttosto che la difesa degli interessi della popolazione che vive e spende il proprio salario in Ticino, portando benefici all’economia, alla socialità e generando introiti fiscali per lo Stato.

Unia chiede ad Aiti di "dimostrare il proprio senso di responsabilità e di entrare in merito ad una trattativa per la definizione di un Contratto collettivo di lavoro cantonale che definisca i salari minimi in linea l’iniziativa popolare nazionale sottoscritta da oltre 11’000 cittadine e cittadini ticinesi e le condizioni quadro per il personale del settore industriale ticinese, quale condizione affinché Unia sia presente al tavolo del Forum Industriale Ticinese del prossimo 14 novembre 2012".

Non è infatti più intenzione di Unia partecipare ad operazioni alibi il cui unico obiettivo da parte di AITI è quello di frenare ogni legittima rivendicazione di miglioramento dei salari.

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