L’associazione dell’Iniziativa delle Alpi esprime la propria «delusione e amarezza» per i danni arrecati da ignoti vandali alla scultura eretta a Bellinzona
BELLINZONA - «Delusione ed amarezza». È quanto esprime l’associazione dell’Iniziativa delle Alpi in seguito al danneggiamento effettuato da ignoti vandali alla scultura eretta a Bellinzona e inserita nel progetto “Land Art”.
Il progetto indende disporre un monumento su ogni asse principale di transito attraverso le Alpi svizzere e sottolinea i trenta anni di attività dell’Associazione e i 25 anni dell’approvazione in votazione popolare del testo dell’Iniziativa a protezione dell’arco alpino dalle conseguenze del traffico di transito.
«L’opera di Bellinzona, realizzata dalle artiste Gerda Ritzmann ed Erika Dizerens, con le sue due file di palizzata che si assottigliano verso il ponte e verso l’autostrada - spiega l'associazione - , simboleggia anche le difficoltà incontrate dalla politica di trasferimento delle merci dalla strada alla ferrovia che, pur registrando continui progressi, ha accumulato anche molti ritardi ed è tutt’ora lontana dal proprio obiettivo. La sua realizzazione ha incontrato anche i favori della città e del Consorzio correzione fiume Ticino, proprietario del sedime».
«Fa quindi ancora più male - prosegue l'associazione - vedere quest’opera, ubicata in un cantone particolarmente esposto alle conseguenze del traffico di transito e inaugurata solo lo scorso 1° giugno, rovinata da gesti che non val neppure la pena qualificare».
L’associazione verificherà le possibilità di ripristinare l’opera e l’opportunità di adire le vie legali nei confronti di ignoti.