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AVEGNO-GORDEVIOVaccino alla francese per le bestie infette

20.06.19 - 19:20
Ritorno alla normalità nella Bassa Vallemaggia. Le capre colpite dal batterio Coxiella burnetii, sono guarite e si trovano sugli alpeggi. In salute anche le persone vittime di polmoniti atipiche
Vaccino alla francese per le bestie infette
Ritorno alla normalità nella Bassa Vallemaggia. Le capre colpite dal batterio Coxiella burnetii, sono guarite e si trovano sugli alpeggi. In salute anche le persone vittime di polmoniti atipiche

AVEGNO-GORDEVIO – L’allarme sulle capre infette è rientrato ad Avegno-Gordevio. Tutte le misure decise dal Cantone sono state attuate. E le persone che erano state colpite dal batterio Coxiella burnetii, causa di polmoniti atipiche, sono nel frattempo guarite. A confermare il ritorno alla calma è Luca Bacciarini, veterinario cantonale. «Attualmente – spiega Bacciarini – le capre si trovano tutte sugli alpeggi e sono in salute».

Tutte le misure prese dal Cantone – Il bestiame è stato accuratamente vaccinato attraverso un farmaco importato dalla Francia. Le stalle sono state disinfettate. E per un certo periodo, ad esempio, è stata vietata la vendita di formaggio a base di latte crudo prodotto in caseifici con animali positivi alla Coxiella. La trasmissione della malattia dall’animale alle persone, lo ricordiamo, avviene prevalentemente attraverso l’inalazione di batteri presenti nelle placente durante il periodo dei parti. Di conseguenza le persone più a rischio sono i veterinari e i detentori di bestiame.

Rabbia da parte degli agricoltori – Ad Avegno-Gordevio alcuni agricoltori se la sono presa parecchio con Tio/20 Minuti per avere lanciato il sasso nello stagno. Anche il veterinario cantonale non ha gradito la diffusione della notizia prima del comunicato ufficiale del Cantone. «Addirittura c’è chi non voleva più venire in vacanza in Ticino», sostiene. Tuttavia, il servizio ha fatto luce su una situazione che se ne stava in ombra da troppe settimane.

Alla sagra (quasi) tutti ignari – Intanto, la gente comune ancora si interroga sulle ragioni di questo silenzio. Nei giorni prima della pubblicazione del nostro articolo si è svolta ad Avegno-Gordevio la sagra del paese. E (quasi) nessuno sapeva niente del fatto che una ventina di persone nella zona erano state colpite da questa singolare malattia. Certo, non si tratta di un male incurabile. Ma pur sempre di una patologia che ha causato ad alcune persone forte febbre, polmonite, dolori intensi. E c’è anche ci è stato ospedalizzato.

Poca informazione – Lo stesso segretario comunale, Waldo Patocchi, da noi contattato a suo tempo, si diceva ignaro della situazione, parlando solo di un paio di casi di persone ospedalizzate. Ancora oggi Patocchi sembra non essere informato sui fatti. «Le ultime informazioni che abbiamo ricevuto sono quelle che ci ha inviato il Cantone e che ha inviato anche a voi. Non so come sia la situazione attuale».

Dopo la tempesta – Bacciarini, tuttavia, oggi rassicura tutti. Il pericolo è passato. E gli animali sono guariti. Solo in un caso, sono state abbattute quattro capre infette. «Ma per decisione dello stesso proprietario. Da parte nostra non è arrivato alcun ordine del genere».

Cala il sipario – Chiusura con Giorgio Merlani, medico cantonale. Tramite una sua collaboratrice, ha fatto sapere che «Non si sono registrati nuovi casi di polmonite atipica». Cala, dunque, probabilmente il definitivo sipario sulla vicenda. 

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COMMENTI
 

miba 4 anni fa su tio
Accidenti....un'epidemia di colera in Africa non genera così tani fiumi d'inchiostro.....

occhiodiairolo 4 anni fa su tio
Clap clap clap
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