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RONCO SOPRA ASCONAHa abbandonato l'amico nella scarpata: tutte le colpe dell'ex poliziotto

15.12.18 - 15:04
Svelati i retroscena del rocambolesco incidente verificatosi nella notte del 22 febbraio 2018. Ecco cosa dice il decreto d'accusa
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Ha abbandonato l'amico nella scarpata: tutte le colpe dell'ex poliziotto
Svelati i retroscena del rocambolesco incidente verificatosi nella notte del 22 febbraio 2018. Ecco cosa dice il decreto d'accusa

RONCO SOPRA ASCONA - Arriva il decreto d'accusa nei confronti dell'ormai ex poliziotto della Cantonale coinvolto in un rocambolesco incidente avvenuto tra Arcegno e Ronco Sopra Ascona la notte del 22 febbraio 2018. Nell’ambito del procedimento penale relativo all’incidente, sono stati chiariti la dinamica e le relative responsabilità del sinistro. In quell’occasione una BMW, con a bordo due persone, affrontando una curva era uscita di strada, finendo in una scarpata.

Non nuovo alle bravate, l’ex poliziotto, oggi 44enne, alla guida del veicolo appartenente al passeggero, è stato ritenuto colpevole di diversi reati. È stata accertata una grave infrazione delle norme della circolazione, per avere guidato ad alta velocità e senza cintura di sicurezza.

Non sono inoltre stati osservati i doveri in caso di incidente, avendo abbandonato il luogo del sinistro. In particolare è stata accertata un’omissione di soccorso, non avendo prestato soccorso al passeggero ferito, abbandonato in stato di semi incoscienza all’interno dell’abitacolo. La polizia non è mai stata allertata.

L'ex poliziotto è stato ritenuto responsabile anche di lesioni colpose gravi nei confronti del passeggero che ha riportato una frattura esposta del setto nasale, una ferita lacero contusa con esposizione ossea al volto, la frattura di alcuni denti, e conseguenti stati di ansia e di panico, insonnia, difficoltà di concentrazione mnemonica, difficoltà di elocuzione, tremolio generalizzato e dolori lombari, con conseguente inabilità lavorativa.

L’uomo è stato inoltre ritenuto colpevole di denuncia mendace per aver denunciato all’autorità come colpevole una persona che sapeva essere innocente. Ovvero accusando il passeggero, in sede di interrogatorio, di aver afferrato il volante tentando di ruotarlo provocando l’uscita di strada.

Il 44enne è così stato condannato a una pena pecuniaria di 90 aliquote giornaliere da 180 franchi (per una somma complessiva di 16.200 franchi), a una multa da 1000 franchi e al pagamento delle spese giudiziarie. L’esecuzione della pena viene sospesa condizionalmente per un periodo di prova di tre anni.

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