L’uomo è accusato di omicidio intenzionale, e rimarrà in carcere almeno fino al 29 marzo
SIGIRINO - Il 36enne italiano che provocò un incidente con esito mortale sulla A2 lo scorso 10 novembre era ubriaco, e poco prima dello schianto aveva superato il limite di velocità, raggiungendo i 150 km/h di media. È quanto ha stabilito la perizia consegnata nei giorni scorsi. Ne dà notizia la Rsi.
Il guidatore, lo ricordiamo, dopo spericolate manovre e sorpassi sulla corsia di destra, aveva tamponato violentemente uno scooterista del Luganese, in seguito deceduto.
La perizia ha inoltre stabilito che il 36enne tentò una frenata prima dell’impatto, ma la velocità non scese sotto i 116 km/h.
L’uomo è accusato di omicidio intenzionale, e rimarrà in carcere almeno fino al 29 marzo.