Bastonate e lanci di sassi. Ecco uno degli episodi di inciviltà messi in atto ieri nel corso dell'incontro tra Ambrì e Losanna. Aperta una procedura contro la società vodese
AMBRÌ - Le tensioni tra i tifosi, ieri alla Valascia in occasione del match tra Ambrì e Losanna, sono iniziate già prima dell'incontro, fuori dalla pista di ghiaccio.
Bastonate e lanci di sassi hanno preceduto i fumogeni e la torcia gettata sopra gli spalti e tutto quello che, come già noto, è venuto dopo.
«Da un varco tra lo stadio e il parcheggio sono spuntati 20 o 30 ultrà del Losanna assieme a dei ticinesi e hanno iniziato a lanciare di tutto», racconta un lettore testimone della scena. Lo spavento dei presenti, famiglie con tanto di bambini al seguito, è stato la logica conseguenza. «Per fortuna è arrivata la polizia. La situazione era così poco gestibile che hanno deciso di far entrare subito chi era accompagnato da bambini», conclude.
La società leventinese - come già riferito in giornata - ha sporto denuncia contro ignoti, condannando i fatti di domenica ed ha deciso che, dalla prossima stagione, la domenica pomeriggio gli spalti per gli ospiti resteranno chiusi.
Procedura contro il Losanna - Nel frattempo, nel pomeriggio Swiss Ice Hockey ha comunicato di aver aperto una procedura contro l’HC Losanna per i gravi fatti perpetrati da parte della sua tifoseria domenica pomeriggio alla Valascia. «Swiss Ice Hockey condanna fermamete qualsiasi azione violenta all’interno e nei pressi degli stadi e di conseguenza applica la tolleranza zero nei casi di violenza contro persone e beni materiali», viene inoltre precisato nella nota della lega, che sottolinea la propria volontà di attuare «tutte le procedure volte ad indentificare e perseguire gli autori» dei disordini.
Reazioni del Losanna - Attraverso un comunicato, il Losanna Hockey Club fa sapere che si distanzia dagli autori delle violenze. «I valori dello sport sono l'opposto di quanto è successo. La violenza non è ammessa in nessuna forma, né dentro né fuori dalla pista di pattinaggio».