Il reporter - arrestato un mese fa insieme a Filippo Rossi - era sparito da Caracas nella serata di sabato 4 novembre. Il giornalista ticinese: «Ti aspettiamo qui, fratello»
CARACAS - È tornato a casa - con il volto tumefatto ma vivo - Jesus Medina. Il reporter venezuelano - arrestato un mese fa insieme al ticinese Filippo Rossi - era sparito da Caracas nella serata di sabato 4 novembre, dopo aver scritto alla collega Elyangelica Gonzàlez: «Urgente, mi hanno preso».
Dopo tre giorni di silenzio il giornalista si è rifatto vivo su Twitter, annunciando di essere vivo e postando una fotografia del suo volto tumefatto. «Mi hanno torturato. Hanno minacciato di uccidermi. Ma io continuerò a combattere per il mio Paese. Per il Venezuela».
2/2 Me torturaron y amenazaron con matarme.Volví a nacer para seguir informando la verdad y luchar más x mi país Venezuela ando en resguardo pic.twitter.com/CbZNxWWxMI
— Jesus Medina Ezaine (@jesusmedinae) 7 novembre 2017
Prima Medina aveva ringraziato tutti coloro che si erano adoperati per la sua liberazione e che per ritrovarlo avevano lanciato pure l'hashtag #dondeEstaJesusMedina. «Ringrazio Dio, i colleghi giornalisti e tutti coloro che hanno esercitato pressione per il mio rilascio».
1/2 Gracias a Dios y a la Virgen, a todo el gremio de la prensa y en especial a todos ustedes que lograron mi liberación con presión.
— Jesus Medina Ezaine (@jesusmedinae) 7 novembre 2017
Medina - ricordiamo - era stato arrestato lo scorso 7 ottobre insieme al ticinese Filippo Rossi e all’italiano Roberto di Matteo mentre effettuava un reportage nella prigione di Tocoròn nello Stato di Aragua. I tre erano stati successivamente rilasciati due giorni dopo.
E proprio il giornalista ticinese è stato uno dei primi - questa mattina - a felicitarsi per la liberazione del collega e amico sul proprio profilo di Facebook. «Jesus Medina è vivo. Mi hanno lasciato parlare con lui questa mattina. È la migliore sveglia di sempre. Ti aspettiamo qui fratello».