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BELLINZONAAgente licenziato per una pistola ordinata online

28.07.17 - 07:40
Il TAF ha accolto il suo ricorso, ma non sarà reintegrato nella Polizia ferroviaria. Bacchettate le FFS: «Ci hanno messo troppo a licenziarlo»
tipress
Agente licenziato per una pistola ordinata online
Il TAF ha accolto il suo ricorso, ma non sarà reintegrato nella Polizia ferroviaria. Bacchettate le FFS: «Ci hanno messo troppo a licenziarlo»

BELLINZONA - Un agente della Polizia ferroviaria di stanza a Bellinzona è stato licenziato per aver ordinato via e-mail una pistola Glock 43, con tre scatole di munizioni, solamente dodici giorni dopo essere stato assunto in prova dalle FSS.

Ne dà notizia il Corriere del Ticino, citando una sentenza del Tribunale amministrativo federale (TAF) del 28 giugno, ma pubblicata due giorni fa. I giudici di San Gallo hanno però bacchettato l’ex regia federale, colpevole di aver impiegato troppo tempo a licenziare il quarantenne.

La disdetta infatti è stata comunicata al collaboratore a oltre sei mesi di distanza dal momento in cui le FFS erano venute a conoscenza dell’accaduto, informate anche dal Ministero pubblico, che aveva aperto un procedimento penale per truffa e falsità in atti formati da pubblici ufficiali o funzionari. «Il datore di lavoro che nutre sospetti circa l'esistenza di una causa grave ha l'obbligo di adottare immediatamente le misure che reputa più opportune e ragionevoli al fine di chiarire detta fattispecie», si legge nel verdetto del TAF, che precisa come la prassi preveda un tempo di reazione massimo di due mesi.

I giudici di San Gallo hanno quindi accolto il ricorso dell’agente licenziato, che non verrà però reintegrato nella Polizia ferroviaria. Riceverà una mensilità di salario e un piccolo indennizzo e dovrà trovare un nuovo impiego.

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