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CANTONELSD sul lavoro per essere più creativi, alcuni ticinesi si confessano alle "Iene"

26.05.17 - 18:00
Compravendita tramite deep web. La polizia mette in guardia: «Nonostante l'anonimato nella transazione, negare di aver effettuato un’ordinazione non comporta la mancata apertura di un procedimento»
LSD sul lavoro per essere più creativi, alcuni ticinesi si confessano alle "Iene"
Compravendita tramite deep web. La polizia mette in guardia: «Nonostante l'anonimato nella transazione, negare di aver effettuato un’ordinazione non comporta la mancata apertura di un procedimento»

LUGANO - "Le Iene" di Italia 1 sono tornate in Ticino. E questa volta non per parlare di prostitute o frontalieri, ma di una nuova moda che si starebbe insinuando negli ambienti di lavoro: l'uso della droga per incrementare le proprie prestazioni. Chi pensa ai "classici" eccitanti, cocaina e anfetamine in primis, sta prendendo un granchio. A farsi strada, soprattutto negli ambienti creativi, sarebbe infatti una sostanza stupefacente che sembra ben poco compatibile con l'attività professionale: l'LSD, una fra le più potenti sostanze psichedeliche conosciute, con forti proprietà allucinogene.

Servizio girato in Ticino - Ls sostanza sembra piacere a molti professionisti. Anche ticinesi, visto che l'intero servizio (andato in onda qualche settimana fa) è stato girato a Lugano e gli intervistati, tra consumatori e pusher, sono tutti svizzeri.

I consumatori - Uno di questi è un produttore musicale. Senza essere ripreso in volto racconta il suo rapporto con l'LSD: «È una sostanza che ti aiuta a lavorare. Riesco a concentrarmi di più». La modalità di consumo che l'intervistato adotta non è la stessa degli hippies degli anni '60. «Ne assumo microdosi, un decimo della dose tradizionale. Per non avere allucinazioni».

Lo stesso fa un professionista di un'agenzia creativa, intervistato sempre in Ticino. Che tuttavia ne sconsiglia l'uso: «Mi è capitato di stare male, cadere in paranoia. Mi sarei anche sparato se avessi avuto una pistola. Ai giovani? Non lo consiglierei mai».

Il pusher - Ma dove viene acquistata questa droga? Lo spiega nel corso del sevizio quello che non esita a definirsi un pusher 2.0. «L'ordinazione avviene online. È facile e del tutto anonima grazie al "deep web". È indispensabile avere i bitcoin, valuta virtuale che garantisce il totale anonimato». Quindi il tutto viene spedito per posta: «Vista la facilità con cui si può inviare un foglio di carta, la sostanza (che appare come piccoli francobolli) arriva tramite buca delle lettere in 24/48 ore. Dall'estero».

Lo spacciatore mostra il sito dove è possibile la compravendita. Una sorta di Amazon della droga nel quale si possono trovare 14mila offerte di sostanze stupefacenti. Molte proprio dalla Svizzera. E se per una dose bastano 20 dollari, per 10 pezzi il prezzo diminuisce ancora: 105 dollari. Un lavoro che sembra anche remunerativo, come sottolinea il pusher: «A livello amatoriale si portano a casa 2/3'000 franchi al mese. Ma c'è chi ne guadagna anche 50mila al mese».

Sostanza molto pericolosa - I rischi, naturalmente, sono dietro l'angolo. A causa dell'LSD, per fare degli esempi, il figlio di Nick Cave a 15 anni si è buttato da una scogliera. C'è poi il caso di un'altra 15enne che, sotto gli effetti dell'allucinogeno, ha accoltellato padre e zio. Per fermarla la polizia ha dovuto spararle.

«L'assunzione di questa sostanza provoca uno scossone per l'equilibrio psicologico e biologico - sottolinea durante il servizio un esperto -. L'alterazione è talmente intensa da portare a possibili episodi psicotici, ansia, depressione e attacchi di panico. Nessuno di noi conosce la propria vulnerabilità psico-biologica. Chi assume droga per migliorare le sue performances sul lavoro non mette a disposizione solo il tempo di lavoro, ma la funzionalità del proprio sistema nervoso».

Fenomeno non noto alla polizia - Contattata, la polizia cantonale afferma di non avere riscontri di questo fenomeno. «I sequestri di queste sostanze nel corso degli ultimi anni, come pure in questi primi mesi del 2017, sono esigui».

Quindi ammette le insidie del deep web: «In questo modo vengono commercializzati vari tipi di oggetti e prodotti proibiti, e non solo stupefacenti, e questo ormai a livello mondiale. Questo sistema di effettuare transazioni rende più difficoltosa l’identificazione delle varie parti in causa. Quando vi sono sequestri di stupefacenti, sia che ordinati tramite deep web o in altro modo, viene avviata un’inchiesta. Ciò comporta l’apertura di un procedimento penale nel quale vengono valutati tutti i vari elementi del caso. Nonostante l'anonimato nella transazione, negare di aver effettuato un’ordinazione non comporta la mancata apertura di un procedimento. La Polizia è attenta a questa particolare problematica e applica, a dipendenza del caso, le appropriate strategie operative».

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COMMENTI
 

Orsettina 6 anni fa su tio
In ogni caso è giusto tirare fuori certe questioni,alimentari e non,ma è anche vero che bisogna dare il giusto grado di importanza per poterne parlare così pubblicamente. A noi"adulti più o meno normali",le tematiche legate agli stupefacenti può suscitare un interesse puramente di conoscenza,ma forse a qualcuno che ha qualche anno meno di noi,oppure ha qualche problema interiore che nn sa come risolvere ....può suscitare una curiosità diversa che va ben oltre all approfondimento intelligente della questione.

Pepperos 6 anni fa su tio
Io mi ubriaco di birra! A quando le iene?....

chico2017 6 anni fa su tio
La paura di restare indietro, che sia artistico o professionale, porta a decisioni assurde, come ancorarsi ad una sostanza estranea.

billirubina 6 anni fa su tio
difatti, il suonatore di piano e' frontaliere e l'altro e' un olandese, che per caso abitano in ticino, e' ora di finirla di giudicare solo per il fatto che le targhe sono svizzere o italiane, alla fine e' l'individuo che conta. Effettivamente ste iene peggiorano di giorno in giorno, come tutti daltronde, tanto per far notizia

limortaccituoi 6 anni fa su tio
Risposta a billirubina
Quindi il tuo ragionamento, la tua conclusione alla notizia che esistono persone che assumono LSD per accrescere la loro creatività sul posto di lavoro...è che secondo te non sono ticinesi? Forse dovresti leggere un po' meno mattino della domenica. Il punto non era quello. Sembra quella storiella dello stolto, il dito e la luna.

Bär 6 anni fa su tio
servizi montati ad arte per fare il lavaggio del cervello ai poveri sprovveduti

bananajoe 6 anni fa su tio
Risposta a Bär
In concreto?

sedelin 6 anni fa su tio
non ci credo, o meglio: credo che i due "artisti" siano in due e nulla più. non é la prima volta che la trasmissione citata trasmette bufale (vedi curandero di origlio). la fogna se la vadano a cercare in patria questi pseudo-giornalisti!

Norvegianviking 6 anni fa su tio
Risposta a sedelin
Sempre gli altri i disonesti, ladri, fogne o schifo a prescindere. Qua solamente moralità, correttezza e candore. Si ammettessero ogni tanto i disagi e la porcheria che anche in Svizzera come altrove esiste faremmo più bella figura. Invece no, sempre il lupo cattivo oltre confine ad essere al centro dei nostri lugubri pensieri. Loro sempre colpevoli noi sempre innocenti. Ma va là.

sedelin 6 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
la trasmissione non é andata in onda alla RTSI!

Bandito976 6 anni fa su tio
Svizzeri a Lugano? Sono i 70000 frontalieri

Norvegianviking 6 anni fa su tio
Risposta a Bandito976
Come no. Il tossico nostrano mai esistito. Ecco un altro che soffre di complessi di inferiorità.

siska 6 anni fa su tio
Risposta a Norvegianviking
Bravo Norvegianviking, la penso esattamente come te. In Ticino e i ticinesi o residenti non vogliono sapere, non vogliono credere, non vogliono sentire e non all'infinito. Qui da noi c'é il marcio come altrove anzi qui da noi c'é moralismo a go go quando si trattano temi caldi.

lo spiaggiato 6 anni fa su tio
Un vero ticinese si confessa alla RSI mica a mediaset ! ! !

Norvegianviking 6 anni fa su tio
Mode e trend di un paese dove la gente è benestante, lavora come muli, vogliono di tutto e di più, ma alla fine la Svizzera (non il Ticino in particolare) è uno dei posti dove in teoria si vive meglio al mondo ma anche con uno dei più alti tassi di consumo di droga e suicidi. Tutto bello preciso e perfettino all'apparenza ma poi tanta solitudine, piattume e tristezza.

miba 6 anni fa su tio
Pensano di essere "in" e poi invece sono "out". Come tante altre cose sono il nuovo "trend" della nostra nuova società ed oltre a causare costi sociali e sanitari (per cui alla fine tutta la collettività è tenuta a partecipare con premi ed imposte) danno lavoro a psichiatri e psicologi. Ed anche questo oggi è un "trend": tutti depressi per problemi che si creano loro stessi
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