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QUINTOTre mortali in un anno: «In questo punto le abbiamo provate tutte»

17.05.17 - 17:01
Esattamente il 17 maggio scorso a Piotta un altro tragico tamponamento. Il terzo, con quello di oggi. La segnaletica è stata (di nuovo) cambiata, ma a cosa è servito? Lo chiediamo all'Ustra
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Tre mortali in un anno: «In questo punto le abbiamo provate tutte»
Esattamente il 17 maggio scorso a Piotta un altro tragico tamponamento. Il terzo, con quello di oggi. La segnaletica è stata (di nuovo) cambiata, ma a cosa è servito? Lo chiediamo all'Ustra

QUINTO – Ormai lo chiamano il tratto «maledetto». Tre incidenti mortali in 12 mesi: era il 17 maggio 2016 quando due donne israeliane persero la vita in un tamponamento sull'A2 a Piotta. Esattamente un anno dopo, oggi, è successo di nuovo. Nell'incidente, rende noto la Polizia cantonale, ha perso la vita un 49enne cittadino svizzero domiciliato nel canton Argovia.

Il 26 luglio era toccato a un'intera famiglia tedesca: anche la loro auto era incolonnata nei pressi del semaforo di dosaggio del Gottardo, ribattezzato «semaforo della morte». L'Ustra, d'accordo con la Polizia cantonale, aveva deciso di posizionare un "veicolo scudo" dotato di pannello su cui comparivano informazioni relative alla coda. Ma tutte le misure sono risultate inutili. 

«Ci rammarichiamo per quanto accaduto e siamo vicini ai famigliari della vittima» commenta a caldo il portavoce dell'Ustra Eugenio Sapia. «Aspettiamo tuttavia i risultati dell'inchiesta per esprimerci sulle cause». Sapia tiene però a sottolineare che «la segnaletica esposta e la visibilità presenti in quel punto dell'autostrada sono pienamente conformi alle vigenti norme sulla circolazione stradale». 

La domanda però rimane: tre incidenti mortali non sono sufficienti a parlare di un problema-sicurezza? «Dalle inchieste passate non sono emerse responsabilità di Ustra sotto il profilo delle misure di sicurezza» sottolinea Sapia. Eppure qualche intervento è stato adottato. Il furgone scudo, anzitutto, non è più lì. «Da questo autunno abbiamo deciso di rimuoverlo, perché rappresentava, questo sì, un problema di sicurezza per sé stesso e per le auto in transito» fa notare il portavoce dell'Ustra.

In compenso, sono state introdotte 8 postazioni segnaletiche fisse, su un tratto di 5 km, che regolano automaticamente i limiti di velocità in funzione del traffico. «Gli apparecchi - conclude Sapia - sono anche dotati di una luce gialla molto evidente che cattura l'attenzione degli automobilisti in caso di pericolo». Sono entrati in funzione dal 28 marzo. Neanche due mesi, e ci è scappata già l'ennesima vittima.  

 

 

 

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