Mentre si moltiplicano le segnalazioni di cani rumorosi o ritenuti pericolosi a Corticiasca, parla la sorella del proprietario dei 5 animali che abbaiano la notte: «Questa gente non ama gli animali»
CORTICIASCA - Il caso dei cani di Corticiasca ha scoperchiato il proverbiale vaso di Pandora. La denuncia di alcuni residenti del piccolo nucleo, oggi fuso con il comune di Capriasca, è giunta alle orecchie di altri vicini (e non), che hanno voluto dire la loro. Tra questi anche una coppia, che afferma di aver dovuto lasciare il paese a causa di questi animali.
«Eravamo vicini di casa del proprietario di questi cani. Abbiamo dovuto abbandonare l'abitazione e persino il paese. Il disturbo e la minaccia di quegli animali, con mia moglie incinta, per noi erano troppo», scrivono.
Non solo quei 5 cani - A dar fastidio, in zona, non sarebbero solo questi 5 cani. «C'è il vecchio Fred - ci segnala un altro lettore - . È la conferma lampante della piaga di quelle zone. I proprietari si limitano a pagare le multe, lasciandolo libero di vagare per i boschi. Da settembre i sentieri "governati da Fred" saranno utilizzati per portare i bambini al nuovo asilo di Lugaggia. Non si può pretendere che bambini di 3/5 anni non possano non aver paura di un cane libero e senza padrone nelle vicinanze».
«Qui più cani che persone» - Tra le varie voci giunte in redazione c'è pure quella del proprietario, o meglio, di sua sorella, dei 5 cani presunti disturbatori della quiete. Che conferma come Corticiasca sia effettivamente ad alta densità di popolazione in termini di animali. «Qui ci sono più cani che persone. Per non parlare dei selvatici, siamo vicini al bosco».
La donna è ben al corrente della situazione: «Quando mio fratello è partito per un mese ero io ad occuparmi dei cani - spiega N.-. Ma la questione non è così grave come la si vorrebbe dipingere», aggiunge.
Secondo lei al centro della contenzioso vi sarebbe più un problema di vicinato che l'abbaiare degli animali: «Qui hanno tutti almeno un cane. C'è persino chi ne ha 12. Quelli che non ne posseggono uno è perché non li amano. Tra questi c'è chi ha tentato, tramite la protezione animali, di far portare via i cani a mio fratello. Ma non ci è riuscito. Sono ben tenuti».
«Impariamo a convivere» - Per quanto concerne l'abbaiare la donna invita a una riflessione: «Dalle 7 alle 22 possono abbaiare senza che lo si consideri un disturbo. Nella notte ci sono mio fratello e sua madre a controllare che la situazione non degeneri. E non avviene. Ovviamente se passa qualche animale selvatico, o alcuni cani che di notte vengono lasciati gironzolare per il nucleo, può succedere che inizino ad abbaiare e a dare fastidio. Trovo, però che ci siano mali peggiori».
La donna invita i vicini alla convivenza: «Qui tutti abbiamo dei cani. Impariamo a conviverci. Vorrei che questa storia finisse, mia mamma ha 90 anni e no le fa bene essere tartassata continuamente».