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I due sono accusati di una sfilza di reati che vanno dalla tratta di esseri umani, al soggiorno illegale di persone
CAMORINO - È ormai caos, in Ticino, per lo scandalo dei permessi. A fare il punto della situazione giunge il Ministero pubblico comunicando gli sviluppi dell'inchiesta che negli scorsi giorni ha portato all'arresto di sei persone, nel Bellinzonese, per diversi titoli di reato legati a permessi di lavoro e di residenza.
Come già riferito, oggi sono stati fermati per essere interrogati un 42enne e un 32enne, entrambi cittadini kosovari, residenti nel Bellinzonese. Si tratta del titolare e del direttore della ditta di ponteggi di Camorino a cui già in mattinata Ticinonline/20Minuti aveva fatto cenno.
Entrambi, dopo l'interrogatorio, sono stati arrestati con l'ipotesi di reato di tratta di esseri umani, ripetuta usura, ripetuta falsità in certificati, ripetuta incitazione aggravata all'entrata, alla partenza o al soggiorno illegale di persone.
L'indagine è coordinata dal Procuratore Pubblico Antonio Perugini. L'inchiesta aperta dovrà stabilire l'entità della fattispecie e stabilire le singole responsabilità.
Non si escludono in ogni caso ulteriori sviluppi dal lavoro che la Magistratura sta svolgendo.
