Cerca e trova immobili

CANTONEEdilmedia indagata per truffa, «Attenzione alle offerte di lavoro in Svizzera»

12.09.16 - 10:09
La società con sede a Chiasso prometteva lavoro dietro pagamento
Uno spicchio di Corso San Gottardo
Edilmedia indagata per truffa, «Attenzione alle offerte di lavoro in Svizzera»
La società con sede a Chiasso prometteva lavoro dietro pagamento

BELLINZONA - Truffa e violazione della Legge federale sul collocamento e il personale a prestito. Sono queste le ipotesi di reato formulate dal Ministero pubblico del Canton Ticino nei confronti di Edilmedia Sagl, una agenzia di collocamento privata che chiedeva il pagamento di 40 euro per poter effettuare un colloquio. Il caso era finito all'attenzione del Consiglio di Stato, attraverso una interrogazione presentata a giugno dai deputati Giorgio Fonio e Luigi Canepa. Il Governo cantonale rispose ad inizio settembre, in sostanza, che le agenzie private di collocamento possono richiedere una tassa di iscrizione a tutti coloro che cercano un posto di lavoro, ma essa non può superare i 45 franchi e può essere riscossa una sola volta per ogni mandato di collocamento.

Il Consiglio di Stato aveva anche precisato che la Edilmedia Sagl non figurava nell'elenco pubblico delle imprese che si occupavano di collocamento privato. Non era quindi in possesso di regolare autorizzazione, ma che dopo la presa di contatto con i responsabili, viene fissato un termine per avviare la procedura di autorizzazione.

«Casi rari», aveva minimizzato il Governo, «4 o 5 negli ultimi 3 - 4 anni», e «difficile da contrastare » in quanto l'offerta avviene su internet e con una presenza in Ticino apparentemente ridotta».

Oggi dal Ministero pubblico si apprende che Edilmedia prometteva di ottenere un'occupazione in Svizzera, «contro pagamento anticipato di somme di denaro, formulate da persone che dichiarano di intervenire a nome e per conto della Edilmedia Sagl, società con sede a Chiasso».

Gli inquirenti hanno identificato e interrogato i principali responsabili dell'illecito, che «hanno sostanzialmente ammesso i fatti».

Il sito della Edilmedia Sagl che diffondeva le informazioni e i moduli utilizzati per realizzare le truffe è stato oscurato, «allo scopo di tutelare future potenziali vittime».

Il Ministero pubblico informa, inoltre che, «allo stato attuale, un soggetto potrebbe essere ancora attivo in Italia» e pertanto, suggerisce «alle persone che sono alla ricerca di un lavoro di evitare, nel limite del possibile, di condurre le trattative e unicamente via internet, di chiedere alle ditte che operano nel settore del collocamento privato di esibire la necessaria autorizzazione rilasciata dall'Ufficio cantonale del lavoro e, soprattutto, di non versare alcuna somma di denaro in via anticipata».

Le indagini, coordinate dal Procuratore pubblico Andrea Gianini, seguono il proprio corso.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE