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Non dichiarano la valuta in loro possesso, beccati La Guardia di finanza di Como ha proceduto al sequestro di valuta in due casi distinti
CHIASSO - Hanno avuto l'intuito giusto i finanzieri che, nel pomeriggio del 20 maggio del 2016, in due distinti controlli avvenuti alla stazione internazionale di Chiasso e al valico di Chiasso Strada, hanno proceduto al sequestro di 52.250 dollari australiani (pari a 33.709,68 euro) e 3.783 euro.
Il primo caso si riferisce al controllo effettuato presso il valico ferroviario internazionale italo-svizzero di Chiasso. Un cittadino italiano residente in Australia, che si trovava a bordo di un treno proveniente da Zurigo e diretto a Milano, alla domanda degli agenti saliti sul convoglio tesa a raccogliere la dichiarazione ai fini doganali e / o valutari, rispondeva in senso negativo. Non convinti dall'atteggiamento dell'uomo, gli agenti della Guardia di finanza del Comando provinciale di Como hanno approfondito il controllo che ha permesso di rinvenire in un marsupio in possesso del viaggiatore due involucri di carta e nastro adesivo al cui interno vi erano due involucri di carta e nastro adesivo al cui interno si trovavano stipate diverse centinaia di banconote del taglio da 100 di dollari australiani. L'uomo è stato condotto negli uffici della dogana di Chiasso per approfondire il controllo, nel corso del quale si accertava che il quantitativo di valuta in possesso del transitante ammontava a 120.000 dollari australiani per un controvalore di 77.419,35 euro.
Il secondo caso riguarda un cittadino italiano residente a Panama che faceva rientro in Italia dalla Svizzera a bordo di una Porsche Cayenne. Giunto al valico stradale di Ponte Chiasso, l'uomo ha omesso di dichiarare il possesso di 35.220 euro rinvenuti nella giacca dell'uomo.
Come si legge nella nota della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Come, «del denaro trasportato illecitamente rinvenuto sui due transitanti eccedente i 9.999 euro, sono stati sequestrati il 50%, pari a rispettivamente 52.250 AUD (33.709,68 euro) e 3.783,00 euro, in attesa che il Ministero dell’Economia e delle Finanze definisca la sanzione da applicare ai trasgressori, variabile dal 30% al 50% della
somma irregolarmente trasportata».
