Apre una strada per i residenti. Gli esperti stanno cercando di capire se l'area è sicura o occorrono misure supplementari
BUSENO - Proseguono i lavori che dovrebbero permettere entro sera di ripristinare il transito in Val Calanca dopo la frana che lunedì ha invaso la cantonale che porta a Molina di Buseno e Arvigo.
Salvo incidenti di percorso, una strada secondaria sarà resa accessibile dalle 19 ai residenti della valle e i frontisti. Il traffico sarà possibile in senso alternato.
Nel frattempo sia l'Ufficio foreste e pericoli naturali che l'ufficio di ingegneria civile stanno effettuando i rilievi per una rivalutazione dei rischi in quell'area. Bisogna infatti capire se, dopo la frana, il grado di rischio è rimasto il medesimo o se occorrono delle misure di sicurezza supplementari. Queste possono essere il monitoraggio delle rocce instabili o la creazione di strutture di protezione.
La Val Calanca, d'altra parte, è nota come area a rischio frane. Sulle mappe è segnalata come una "zona rossa". «Nel 2008, abbiamo studiato il pericolo dell'intero tratto di strada», ha spiegato Christoph Nänni, capo geologo dell'Ufficio del Genio Civile giorgionese. «Quest'area era ben nota per la caduta di pietrisco».
Nel calcolo dei rischi, tuttavia, la zona aveva rispettato i limiti di sicurezza e non aveva quindi richiesto misure particolari.