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LUGANOÈ giallo sul venditore di rose "aggredito da due agenti"

07.10.15 - 07:03
Polizia cantonale, comunale e ferroviaria e Guardie di confine affermano che non risultano esserci stati interventi in quelle circostanze
tipress
È giallo sul venditore di rose "aggredito da due agenti"
Polizia cantonale, comunale e ferroviaria e Guardie di confine affermano che non risultano esserci stati interventi in quelle circostanze

LUGANO - È una vicenda dai contorni poco chiari quella della presunta aggressione che un venditore di rose pakistano avrebbe, a suo dire, subito da due agenti il 1. agosto alla stazione FFS di Lugano. Il ragazzo, come già riferito ieri, ha sporto denuncia per sequestro e rapimento, coazione, abuso d’autorità, lesioni semplici e omissione di soccorso. Del caso se ne sta occupando il procuratore generale John Noseda.

Da una parte c'è il centro sociale Il Molino, che ha reso pubblica la cosa e difende il giovane. "Due referti medici testimoniano di un timpano rotto e vari lividi sul corpo", assicurano. Dall'altro c'è il fatto che la denuncia è contro ignoti e non è nemmeno chiaro quale corpo di polizia sia intervenuto in quella circostanza.

Secondo il Molino il venditore sarebbe stato tradotto "in un gabbiotto della stazione", e qui gli sarebbero stati confiscati "soldi (circa 150 franchi) e rose". Quindi sarebbe stato "riempito di botte".

Mente le indagini vano avanti la Polizia cantonale, la Polizia ferroviaria e le Guardie di confine, come riferisce il CdT, spiegano che non risultano esserci stati interventi in quelle circostanze. Lo stesso afferma anche la Polizia comunale, nonostante prometta nuove verifiche in tal senso. Anche il capodicastero Michele Bertini assicura di voler far chiarezza sull’accaduto, ricordando che "spesso segnalazioni del genere si rivelano infondate".

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