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LUGANO500 franchi per il colloquio: "E non ho avuto il lavoro”

28.01.15 - 08:45
L’annuncio è apparso di recente su un portale trova-lavoro italiano
500 franchi per il colloquio: "E non ho avuto il lavoro”
L’annuncio è apparso di recente su un portale trova-lavoro italiano

LUGANO - L’annuncio è apparso di recente su un portale trova-lavoro italiano. A cercare collaboratori è un «importante e consolidato gruppo di diritto svizzero operante nella gestione patrimoniale per clientela privata e istituzionale» o sedicente tale. Il testo è ambiguo: «Colloca il cliente al centro di uno studio completo ed esaustivo, con i migliori prodotti sul mercato». Cosa vuol dire? Lo hanno scoperto a loro spese i candidati –una mezza dozzina tutti provenienti da oltre confine – una volta presentatisi all’ufficio della società, a Lugano. Un ufficio microscopico, a dire il vero, occupato da una società che in realtà non figura nemmeno nell’albo cantonale dei fiduciari, e quindi non è autorizzata alla gestione patrimoniale in Ticino. Altro che «consolidato e importante gruppo svizzero», insomma.

Ma c’è di più: come racconta uno dei candidati, per partecipare alla “selezione” era necessario «versare 500 franchi su una piattaforma online». «Alcuni si sono rifiutati, io ho accettato: avevo bisogno di lavoro e speravo in questa collaborazione». Il risultato? «Non ho avuto il lavoro, e ho poi scoperto con sorpresa che, appunto, la società non aveva i permessi per operare, contrariamente a quanto indicato anche sul registro di commercio. I 500 franchi, intanto, erano spariti. Sono rimasta senza soldi e senza lavoro! ».

Ora la domanda è: possibile che un annuncio di lavoro (fasullo), in cui una società si spaccia per qualcosa che non è, trovi conferma (fasulla) sul registro di commercio, sotto il naso delle autorità di controllo? "Nel caso in questione non c'è propriamente un abuso del titolo di fiduciario - spiega l'avvocato Luca Marcellini, presidente dell'Autorità di vigilanza sull'esercizio delle professioni di fiduciario - l'annuncio è tuttavia chiaramente menzognero. Il consiglio alle vittime è di denunciare immediatamente la cosa al Ministero pubblico, altrimenti episodi del genere continueranno a ripetersi in Ticino". E introdurre maggiori controlli? "A livello federale sarebbe ragionevole una modifica della normativa, chi si iscrive al Registro di commercio per professioni dove è necessaria una licenza dovrebbe dimostrare di possedere, prima, quella licenza. Ma gli altri cantoni non hanno questa esigenza, a differenza del nostro, quindi....". Quindi ci teniamo i soliti, buoni vecchi millantatori.

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