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SVIZZERA / CANTONECercansi ticinesi disposti a indossare un accelerometro

30.09.14 - 07:00
Oltralpe sono più sportivi? Lo dirà uno studio che misurerà per una settima l'attività fisica di un centinaio di volontari
Tipress
Cercansi ticinesi disposti a indossare un accelerometro
Oltralpe sono più sportivi? Lo dirà uno studio che misurerà per una settima l'attività fisica di un centinaio di volontari

ZURIGO - Correre, andare in bicicletta, giocare a calcio. Quanta attività fisica siete convinti di praticare? E quanto siete invece realmente attivi? Se lo chiedono l’Ufficio federale della sanità (Ufs) e l’Università di Zurigo (Uzh), che stanno cercando dai 100 ai 150 maggiorenni ticinesi che indossino un accelerometro per prendere parte a uno studio sull’attività fisica. Perché secondo i dati registrati negli ultimi anni attraverso una serie di questionari la popolazione elvetica è sempre più sportiva (tra il 2002 e il 2012 la percentuale di persone che praticano un livello sufficiente di attività fisica è aumentata dal 63% al 72%). Tuttavia si riscontrano differenze a livello regionale: gli svizzero tedeschi sarebbero infatti più attivi di romandi e ticinesi.

Tale risultato rispecchia effettivamente la realtà? "Probabilmente si tratta anche di una questione di mentalità– ci spiega Eva Martin-Diener dell’Istituto di medicina sociale e preventiva (Uzh) –, oggigiorno sappiamo tutti che il movimento fa bene alla salute, quindi non è da escludere che nel rispondere alle domande si tenda a voler dare un’immagine migliore di sé o a essere magari più modesti". Per capire dunque se esiste una corrispondenza tra i risultati dei questionari e la vita reale, nel progetto allestito dall’Ufs e dall’Uzh si chiede ai partecipanti di rispondere a una serie di domande e poi indossare un accelerometro per una settimana. "È un apparecchio grande come una scatola di fiammiferi da portare alla vita che registra in maniera oggettiva l’attività fisica di una persona. Lo si indossa al mattino e lo si toglie alla sera, la procedura è molto semplice" assicura Martin-Diener. Ma non si teme che in quei sette giorni il partecipante diventi molto più attivo semplicemente per fare bella figura? "Ce lo siamo già chiesti anche noi – conferma la nostra interlocutrice – dei dati scientifici hanno comunque dimostrato che durante il primo giorno c’è effettivamente la tendenza a praticare più sport, in seguito uno però si dimentica di restare attivo oppure non riesce a praticare quotidianamente molto movimento".

Nell’ambito del progetto sono già in corso rilevamenti sia in Svizzera tedesca sia in quella francese. "Ma è fondamentale che lo studio comprenda anche il Ticino" sottolinea Martin-Diener. Come ricompensa i partecipanti riceveranno una valutazione individuale sul proprio comportamento fisico, che permetterà loro di stimare se la propria attività fisica sia sufficiente a garantire uno stile di vita sano. "Negli ultimi anni siamo diventati molto più consapevoli dell’importanza del movimento per la nostra salute: magari si comincia a fare sport seguendo la moda ma poi ci vuole comunque una motivazione ben presente nell’individuo per continuare" conclude Martin-Diener.

Per ulteriori informazioni in italiano sul progetto, contattate Giulia Pestoni chiamando lo 044 634 55 25 o scrivendo a gpaq@panh.ch (indicando nome, indirizzo e numero di telefono).

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