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FIGINO"Quel parco ormai ci fa paura"

21.03.14 - 15:30
Gli abitanti della zona si tengono lontani dal parco Càsoro. Il racconto di un uomo aggredito la scorsa settimana da un cane. "Oltre al danno pure l'insulto da parte dei proprietari"
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"Quel parco ormai ci fa paura"
Gli abitanti della zona si tengono lontani dal parco Càsoro. Il racconto di un uomo aggredito la scorsa settimana da un cane. "Oltre al danno pure l'insulto da parte dei proprietari"

FIGINO - "Abbiamo paura di passeggiare in quel parco. È pieno di cani senza guinzaglio e ogni volta si rischia di essere morsi". Il grido di allarme arriva da un abitante della zona, che abita a pochi metri dal quartiere Càsoro, dove ieri pomeriggio una bambina di cinque anni è stata aggredita da un pitbull. Chi abita nella zona conosce il problema e si tiene alla larga dal parco. "Sono stato aggredito una settimana fa da un cane - ci racconta un signore  che alla testimonianza allega una foto con i segni del morso-  ero in bicicletta assieme a mia figlia. Stavamo attraversando il prato quando un cane, alto circa mezzo metro, è corso verso di noi. Subito ho fatto da scudo a mia figlia, e il cane ha azzannato il mio polpaccio. La proprietaria, una signora di mezza età, vedendo la mia ferita anzichè fermarsi,  chiedere come stavo o lasciarmi i suoi contatti, ha preferito andarsene".

Il problema a Figino non riguarda solo il parco Càsoro, ma anche il sentiero che dal parco porta alle scuole. Un sentiero sterrato lungo il riale Scairolo spesso frequentato proprio dai bambini per andare a scuola. "So che molti di loro preferiscono non percorrere più il sentiero per evitare di fare brutti incontri".

Più che i cani, il problema è rappresentato spesso dai proprietari degli animali, che non ne vogliono sapere di legare il loro Fido al guinzaglio. "Ogni volta che gli si fa notare  l'obbligo di tenere i cani legati, veniamo puntualmente aggrediti verbalmente, anche con insulti pesanti" ci racconta il nostro interlocutore.

Durante l'estate il problema viene parzialmente risolto con la presenza di agenti di sicurezza che sorvegliano la zona e la vicina spiaggetta. Ma non basta. "Gli uomini della sicurezza hanno raccontato che anche loro finiscono per dover discutere animatamente con i proprietari dei cani, e spesso per ottenere un minimo di attenzione sono costretti a chiamare la polizia".

Gli abitanti invocano una maggiore presenza di poliziotti nella zona: "Almeno due volte al giorno potrebbero essere di aiuto e rendere attenti i proprietari dei cani. Forse se sui cartelli, oltre al divieto, ci fosse scritto anche che tipo di sanzione verrebbe data, i proprietari dei cani ci penserebbero due volte prima di lasciare libero l'animale".

 

 

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